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Estate. Attenzione al colpo di calore!

Prevenzione e rimedi naturali

Il caldo eccessivo e la prolungata esposizione ai raggi solari possono causare malori.  I più a rischio sono gli individui che soffrono di pressione bassa.  

Regole per la prevenzione e alcuni consigli per un “pronto intervento”  

Prima di ricorrere a farmaci, anche naturali, si possono rispettare alcuni principi generali.  

  • Evitare l’eccessiva esposizione solare;  
  • Se sdraiati o accovacciati è bene non cambiare bruscamente posizione quando ci si alza. 

La sensazione di mancamento è facilmente intuibile da chiunque l’abbia sperimentata. 

Se la temperatura ambientale supera quella corporea e va oltre i 37 °C si instaura un meccanismo di termo-dispersione, e l’evaporazione dell’acqua sulla superficie della pelle provoca la perdita di sali e liquidi dall’organismo.  

Le conseguenze? 

  • Vasodilatazione periferica 
  • forte sudorazione 
  • tachicardia.  

Questa condizione provoca un malessere generalizzato che può sfociare nella cosiddetta sindrome del colpo di calore.  

Il tasso di umidità e l’assenza di ventilazione può far insorgere un’alterazione dello stato di salute per insufficienza delle capacità funzionali dei centri nervosi deputati alla regolazione della temperatura e inficiare così i meccanismi di termo-dispersione.  

La tendenza alla ritenzione del calore risulta aumentata nelle persone in sovrappeso o in caso di stress, disidratazione, convalescenza e relativo esaurimento delle funzioni sudoripare.  

Ci sono poi altri elementi che favoriscono questo malessere:  

  • vestiti stretti o pesanti 
  • scarsa ventilazione 
  • intenso affaticamento fisico  
  • eventuali condizioni patologiche stressanti o scioccanti subito  
  • uso di determinati farmaci 
  • abuso di alcol  
  • eventuali stati di intossicazione con insufficienza renale o epatica.  

Influisce anche la differenza di genere. A parità di condizioni di salute, l’uomo si adatta al clima meglio della donna.  

Caldo e sudorazione

Si tenga conto che con la dieta normale si assumono, in genere, sali in quantità sufficienti per compensare alla produzione di circa 5 litri di sudore in 8 ore, senza alterazioni sul fisico. 

Se la sudorazione supera questo limite, sarà necessario introdurre un’integrazione di sale sotto forma di cloruro di sodio.  

Una sua eccessiva perdita causa infatti crampi muscolari.  

Come pronto intervento è dunque necessaria la somministrazione di sale, da sciogliere in acqua potabile fresca, mai ghiacciata. La perdita del cloruro di sodio è causa di astenia e del senso di evidente prostrazione in soggetti che si sentono affaticati in ambiente caldo.  

Altre precauzioni consigliate per il colpo di calore: 

  • intervenire sulla termo-dispersione con l’eliminazione di vestiti e scarpe, coprendo la persona interessata (lenzuolo o asciugamano) e portandola in un ambiente fresco e ventilato.  
  • evitare altre applicazioni e bibite fredde
  • massaggiare gli arti, mantenendo il paziente disteso.  

Quali sono i fenotipi più a rischio?

Per chi presenta un fenotipo ‘nordico’, oltre al colpo di calore, in questi casi si può anche verificare il cosiddetto “colpo di sole”, causato dalla duplice azione, luminosa e calorica, dell’irradiazione solare. 

I più a rischio, va da sé sono coloro che hanno in eredità la pelle chiara e i capelli biondi.  La loro sensibilità ai raggi solari Uv è circa 100 volte maggiore rispetto alle persone di carnagione scura.  

Va aggiunto che solo una parte di coloro che si espongono ai raggi diretti del sole a perpendicolo sulle loro teste risente del traumatismo solare e non tutti lamentano gli stessi fenomeni patologici:  

  • alcuni possono essere colpiti da sindrome iperpiretica (comparsa di febbre elevata) e relativi brividi di freddo;  
  • altri da fenomeni patologici che possono sovrapporsi a quelli del colpo di calore.  

Gli effetti della radiazione infrarossa (IR) sono associabili a patologie importanti esplicate dalla quota dello spettro luminoso sulla cute delle parti scoperte del corpo: lesioni cutanee, eritema, orticaria, congiuntiviti.  

Quando gira la testa 

In caso di svenimento la persona si sente “la testa vuota”, ha l’impressione che gli oggetti ruotino attorno. Possono comparire visioni di macchie scure o brillanti, si avvertono ronzii, nausea e vomito che possono accompagnare questi sintomi. Il pallore si diffonde al viso e compare una sudorazione fredda.  

L’entità della perdita di coscienza, le sensazioni avvertite e la durata sono variabili.  

Ecco cosa fare:

  • La persona deve rimanere distesa a terra, il polso può non essere percepito, la pressione arteriosa è bassa, il respiro quasi impercettibile.  
  • La posizione orizzontale elimina la forza di gravità sull’afflusso di sangue al cervello e facilita la ripresa.  
  • È buona norma non fare rialzare subito in piedi la vittima; al contrario, va mantenuta in posizione supina, con le gambe leggermente sollevate.  
  • Slacciare i vestiti stretti e spostare lateralmente la testa per evitare la caduta all’indietro della lingua e il conseguente soffocamento.  
  • Un eventuale massaggio cardiaco è previsto solo se assolutamente necessario e va eseguito con la massima perizia, per evitare fratture e lacerazioni.  
  • Ovviamente, bisogna chiamare immediatamente il 118. 

Sincope  

La sincope è dovuta a una brusca riduzione del flusso ematico cerebrale e si riscontra in seguito all’esposizione eccessiva e prolungata a temperature elevate o a cambiamenti bruschi di posizione. Negli anziani può essere più pericolosa dell’ipertensione: un’idratazione adeguata, accompagnata alla somministrazione di zuccheri, può aiutare la risoluzione del caso.  

I Rimedi naturali per prevenire il colpo di calore

Avena sativa. È una pianta ad azione tonica nervina, tonica cardiaca, utile in caso di affaticamento fisico, nei disturbi pressori, nell’astenia nervosa. Come tintura madre si somministrano 50 gocce, tre volte al giorno, senza, però, abusarne perché a lungo andare può provocare cefalea occipitale.  

Cappuccina (Tropaeolum majus), è un rimedio cardiotonico, analettico specialmente indicato per le piccole insufficienze cardiocircolatorie e nelle ipotensioni: 30 gocce, tre volte al giorno in poca acqua e lontano dai pasti, è la posologia consigliata. In dosi superiori però, può irritare la mucosa gastrica. 

Eleuterococco o panax siberiano è un tonico generale. Stimola il sistema nervoso centrale, la funzionalità endocrina ed è utilissimo in caso di stress, iperattività psicofisica, affaticamento, astenia, ipotensione: 40-50 gocce, tre volte al giorno in poca acqua al mattino, nel primo pomeriggio e nel tardo pomeriggio. Non ha effetti tossici o secondari. 

Rosmarino, ha forte azione tonica e ipertensiva ed è utilizzato da solo o in associazione alla santoreggia, pianta dall’azione rivitalizzante, tonificante, stimolante. Si può fare l’infuso a base delle due piante, da prendere tre volte al giorno, dopo i pasti, realizzato mettendo un pizzico di entrambe in acqua calda, per infusione di 15 minuti. Il rosmarino è un tonico generale, stimola il sistema circolatorio. 

Cardo mariano è, tra le piante, la più efficace contro la pressione bassa. I semi hanno azione ipertensiva, mentre le altre parti hanno l’effetto contrario. L’infuso tradizionalmente conosciuto del cardo mariano si prepara con due cucchiaini da caffè in un litro di acqua bollente, per infusione di 20 minuti. Si filtra e si beve a tazzine per tutto l’arco della giornata: è adatto anche agli ipotesi da stress, da disturbo da ansia e ha, dunque, azione decongestionante del sistema circolatorio e depurativo del sistema epatico in quanto il cardo mariano è particolarmente ricco di un principio attivo, la silimarina, preziosa nelle disfunzioni epatiche. 

– Alfalfa. Una pianta a effetto remineralizzante, nutriente e stimolante l’appetito e stimola le funzioni epatobiliari. Particolarmente ricca di vitamina B1, B2, B6, C, D, E, K e acido folico, è indicata anche nelle anemie. 

Damiana, che agisce anche a livello antidepressivo e psicostimolante: 40 gocce, tre volte al giorno negli adulti è la posologia indicata, ma l’uso eccessivo può provocare insonnia. 

Oli essenziali per il “pronto intervento” 

L’uso di oli essenziali può essere diversificato o nella classica assunzione di tre gocce nel miele o nello zucchero (tre, quattro volte al giorno) o per inalazione diretta.

Tra questi vanno citati: 

  • Cannella, contro le sincopi da pressione bassa. È eccezionale come “pronto soccorso” che gli ipotesi dovrebbero portare con sé, perché inalato direttamente dalla confezione ha azione ipertensiva e diminuisce gli altri disturbi; frizionato sul corpo, aumenta l’energia muscolare. 
  • Cipresso, efficace nell’affrontare la pressione bassa a causa dell’azione vasocostrittrice. 
  • Garofano, ricchissimo di sostanze ad azione eccitante, è utile nei suffumigi, adatto nell’ipotensione con stanchezza mentale e depressione. 
  • Salvia, utile e veloce nel fermare sudori eccessivi, per motivi metabolici o neurovegetativi, grazie alla presenza di numerosi principi attivi. Utile anche nella ipotensione da convalescenza. 
  • Santoreggia, utile nell’ipotensione accompagnata da diarrea ed eccessivo flusso urinario. 

In ogni caso, per il rimedio più adatto e le dosi precise, rivolgersi sempre a un medico esperto. 

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