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La via della…leggerezza! 

Intervista al Professor Franco Berrino

Dottor Berrino, la via della leggerezza, l’abbiamo impostata sul GPS ma non l’abbiamo trovata…  

Lei saprebbe indicarcela anche approssimativamente?  

«Mah, considerando che la gente si sente molto appesantita, molti sono gli appesantiti nel corpo essendo sovrappeso, con la pancia, con gonfiori, ma ancora di più sono coloro che si sentono appesantiti nell’anima… noi diciamo, in estrema sintesi, che la filosofia della via della leggerezza si oppone a un mondo che non ci vuole felici. 

Chi è felice non compra e oggi siamo nella società dei consumi, per poter mandare avanti, questa società, si deve consumare. C’è crisi? Bisogna aumentare gli stipendi perché le persone possano comprare qualunque cosa. Nessuna importanza deve essere concessa a chi si accontenta, a chi è contento di quello che ha, perché questa tipologia di persone non compra. 

Per alleggerirci dobbiamo trovare la strada per la gioia. Per la gioia eh, perché la gioia viene da dentro, la felicità viene invece dalle cose esterne. La gioia viene da dentro e se troviamo questa strada allora saremo leggeri. La via della gioia non la dobbiamo cercare fuori di noi, la dobbiamo trovare prima di tutto dentro. Ma queste cose io le ripeto solamente, esprimo solo il pensiero dei grandi maestri». 

Lei è sulla breccia della ricerca e della divulgazione, onestamente: crede di aver contribuito ad accrescere sensibilità e massa critica? 

«In effetti, non sarei così sicuro sia davvero aumentata la massa critica. Effettivamente, va detto, nell’ambiente che frequento, nelle persone che mi contattano, sembra così, però, la gran massa del mondo è ancora drammaticamente vittima di una disinformazione, vittima della pubblicità, di questa pressione grandissima volta a distrarre. Siamo sempre distratti dalla musica, delle immagini, dalla pubblicità e dagli impegni.

È come se non ci volessero permettere di stare un attimo con noi stessi per scoprire la verità dentro di noi. Ecco per tutte queste sensazioni non sono sicuro che ci sia veramente questo aumento di consapevolezza.

Io mi auguro che ci sia e dedico la mia vita a cercare di aumentare la consapevolezza delle persone sull’importanza di rispettarci e di rispettare il proprio corpo. DI rispettare la propria anima e rispettare il proprio spirito senza farci distrarre dal mondo spettacolare in cui viviamo». 

Possiamo dire lei non si senta completamente soddisfatto del raggiungimento degli obiettivi che si poneva quando da giovanissimo ha cominciato questo lavoro e che l’abbia assalita quell’insostenibile pesantezza dell’essere? 

«Non è che non sia soddisfatto, lo sono. Sono contento di ciò che faccio e anche di quello che mi sembra di riuscire a fare nella diffusione dell’informazione. Ma l’essere ottimisti che riusciremo a cambiare le cose, anche quelle materiali, le cose da fare per la salvezza del pianeta che stiamo distruggendo… Ho l’impressione che la gente non si renda assolutamente conto della drammaticità di questo momento storico, per cui, non sono particolarmente ottimista che riusciremo.  

Però, il nostro compito è fare quello che possiamo fare per il bene comune e senza attenderci ricompensa. E io è quello che cerco di fare». 

La sua collaborazione con V&S è decennale, come la vede? In vita di sicuro, anche in salute? 

«È ormai è tanto tempo che collaboro con Vita & Salute, non mi ricordo esattamente quando abbiamo cominciato questa collaborazione ma era di certo quasi vent’anni fa». 

Cosa le ha portato questo impegno in più, rispetto a tutti i traguardi che lei ha raggiunto nella sua vita professionale? 

«Quando ho visto questa rivista ho detto: ma questa – e ricordo l’espressione che ho avuto allora – è la stella del mattino! Nel senso che è una rivista che non fa pubblicità, che pur essendo legata a un gruppo religioso non fa proselitismo… Proprio tutto quello che ci vuole per per aiutare le persone a trovare il benessere e dalle sue pagine lancia messaggi importanti, cose serie. Mi congratulo per la bravura di chi gestisce questa rivista, con i giornalisti che ci lavorano.

Il messaggio che dà è un messaggio molto serio, poggiato su solide basi scientifiche e, quindi, sono contento di essere legato in qualche modo a Vita & Salute».  

Buon compleanno. 

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