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Nutrizione: quello che non ti hanno mai detto

Intervista al Dottor Atanasio De Meo 

«Ci sono una marea di persone che senza nessuna competenza scientifica, capacità di comprensione di meccanismi biologici e senza una visione di insieme, consiglia piani nutrizionali, promuove e vende integratori alimentari», afferma il Dottor De Meo, che ha appena pubblicato per Bookness un libro su cibo e integrazione.

«L’esempio classico sono i networker, persone che spinte solo ed esclusivamente dalla ricerca del guadagno a tutti i costi forniscono indicazioni alimentari e vendono prodotti senza comprendere realmente ciò che stanno promuovendo (per ignoranza di base quasi sempre, probabilmente anche senza cattiveria e a volte anche con ingenuità). 

Ma potrei fare decine di altri esempi, dal personal trainer all’estetista, fino agli influencer... si contano a centinaia gli individui che parlano di alimentazione e integrazione con una superficialità e una banalità imbarazzanti». 

«Nella dieta mediterranea alimenti come biscotti, merendine, bevande zuccherate, prodotti da forno e dolci in generale non sono contemplati (se non nell’ultimissimo spicchio della piramide alimentare), e questo è un dato di fatto.

C’è molta confusione, purtroppo, alimentata da campagne di marketing dell’industria alimentare che lascia pensare che questi siano alimenti sani, che fanno parte della “dieta mediterranea” ma non lo sono…  

In generale ritengo che pasta, pane, patate e cereali integrali siano buoni alimenti, da consumare con equilibrio ed armonia… ma è chiaro che quando parliamo di persone in sovrappeso e obese va fatta un’analisi della causa della loro condizione e quindi va valutata la necessità di ridurne l’utilizzo». 

«Assolutamente sì, è così. Se l’educazione alimentare della nostra società è affidata alla pubblicità delle grandi multinazionali del cibo credo che ci sia un grande problema di fondo che va affrontato e risolto.  

Capisco che sia difficile da comprendere, ma è la verità.  

A scuola non si parla mai di nutrizione, i docenti e i genitori non hanno le competenze e le conoscenze per educare i ragazzi, i tempi sono cambiati, il cibo è diverso non possiamo più far finta di nulla.

L’alimentazione oggi è spesso la causa di molte malattie cronico-degenerative come obesità, diabete, ipertensione, patologie cardiovascolari … a noi non resta che prenderne atto, accettarlo e lavorare per educare le nuove generazioni a alimentarsi correttamente e le vecchie generazioni a cambiare le proprie abitudini». 

«Posso rispondere a questa domanda attraverso una anamnesi alimentare. Invito tutti i lettori a scrivere su un quaderno in modo dettagliato ciò che mangiano per un’intera settimana. Dopodiché a calcolare la quota proteica giornaliera nei sette giorni… sono sicuro che la maggior parte delle persone non arriva alla quota proteica consigliata, perché ha una alimentazione sbilanciata a favore di carboidrati, zuccheri e grassi, e questo vale soprattutto negli sportivi e negli anziani.

Io, tra l’altro, non affermo che bisogna mangiare tante proteine, ma che bisogna porre attenzione alla carenza di proteine nella dieta, perché spesso questa è la causa di diverse problematiche come la sarcopenia (perdita della forza e della massa muscolare), la debolezza muscolare, le fratture ossee, i dolori muscolari, la caduta dei capelli»

«No assolutamente. Questo è un errore tremendo. Pensare che per fare 40-50-60 minuti di allenamento sia necessario introdurre zuccheri e carboidrati complessi perché altrimenti si hanno cali di energie è un grande errore.

Il corpo, specie quando si hanno chili di troppo, ha adeguate e a volte immense riserve energetiche, che dobbiamo solo “imparare” ad utilizzare. Sono attivi nel nostro corpo meccanismi biochimici eccellenti che permettono di ricavare zuccheri dai grassi stoccati e, se necessario, anche dalle proteine… non considerando poi che ci sono nel nostro organismo anche riserve muscolari ed epatiche di glicogeno (carboidrati) pronte all’uso». 

«Prima di utilizzare un integratore è necessario valutare se ci sono delle carenze tramite l’ascolto dei “sintomi”, la valutazione delle analisi ematiche e del piano nutrizionale. È inutile, e può risultare dannoso, assumere integratori senza nessuna valutazione.

È chiaro anche, però, che ci sono delle carenze evidenti (da letteratura scientifica) in buona parte della popolazione di sostanze come vitamina D, omega 3 e magnesio, ed in casi più specifici di ferro e acido folico». 

«Gli integratori sono una grande arma nelle mani del professionista della salute per preservare lo stato di salute e benessere e migliorare la qualità della vita. 

Ritengo però che sono spesso “formulati, realizzati e utilizzati” male perché anche qui c’è poca cultura scientifica. Ci sono pochi professionisti in grado di valutare e consigliare correttamente un integratore, considerandone tutti gli aspetti: dall’analisi delle materie prime e dei brevetti, alla valutazione della quantità per dose dei principi attivi consigliata, dal tempo di utilizzo alle eventuali interazioni farmaco-cibo.  

C’è un grande lavoro di educazione sanitaria da svolgere, considerando anche qui che c’è una forte componente di business che indirizza spesso erroneamente non solo il consumatore, ma anche il professionista della salute». 

«Bella domanda! Sono molto concentrato a fornire un servizio di qualità nel nostro centro Biointegra 3.0 a Foggia. Ho creato questo centro per aiutare le persone a migliorare la qualità della vita e le prestazioni sportive e sono convinto che c’è tanto da fare, per questo dedico molto tempo, risorse ed energie a divulgare correttamente le informazioni, tramite consulenze, seminari, corsi. 

Nel campo letterario ho appena scritto un manuale sulla scelta degli alimenti ed ho cominciato la scrittura di un libro dedicato alla scoperta del mondo degli integratori alimentari, e sono sicuro che potrà aiutare tante persone a comprendere meglio questo mondo, augurandomi che sarà un successo come lo è stato Quello che non ti hanno mai detto sul cibo e sulla integrazione».

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