L’artista realizza opere senza tempo. Che si tratti di manufatti, note, parole… sono per sempre, come i diamanti.
La seguente frase brillante di Ettore Petrolini mi strappa sempre un sorriso:
«Quanti anni ho? … È evidente che un uomo, alla mia età, non può averne di più».
Cos’è l’età biologica?
Lo chiediamo a Nicola Marino, Scientific and Public Affairs Women’s Brain Project.
«In medicina e fisiologia, l’età biologica o anche fisiologica è quella che si può attribuire a un individuo sulla base delle sue condizioni morfologiche e funzionali. L’età reale delle nostre cellule, degli organi e degli apparati.
Questa, a differenza dell’età cronologica e come mostra la recente letteratura, non è però statica e non aumenta in modo costante. Può subire cambiamenti reversibili in periodi di tempo anche relativamente brevi».
È reversibile? Si può ringiovanire?
«L’invecchiamento è classicamente concettualizzato come una traiettoria sempre crescente di accumulo di danni e perdita di funzione (resilienza), che porta a un aumento del rischio di morbilità e mortalità. Tuttavia, recenti studi hanno sollevato la possibilità di una sua inversione.
Una recente pubblicazione sulla prestigiosa rivista Cell Metabolism, mostra che l’età biologica è fluida, e si caratterizza di rapidi cambiamenti in entrambe le direzioni, aumento e recupero»
Come si è arrivati a tale risultato?
Lo studio suggerisce che:
- I pazienti in esame per gli interventi di chirurgia d’urgenza erano anziani (età media 77,9 anni), il che implica, sorprendentemente, che anche le persone di età cronologica avanzata possano avere la capacità di invertire un aumento della loro età biologica indotto dallo stress.
- I dati rivelano la natura dinamica dell’età biologica: lo stress può innescare un rapido aumento della stessa, che può però essere invertito. È importante sottolineare che ciò implica sia l’esistenza di meccanismi intrinsechi per invertire l’aumento dell’età biologica sia l’opportunità di invertire terapeuticamente i suoi aumenti transitori.
- Queste nozioni suggeriscono che la mortalità può essere ridotta riducendo l’età biologica e che la capacità di recupero dallo stress può essere un fattore determinante per il successo dell’invecchiamento e della longevità».
Giovani dentro
«Si sta aprendo una nuova strada di comprensione della salute umana.
Studi futuri ci permetteranno di capire le correlazioni fisiopatologiche e le variazioni intra ed interindividuali delle fluttuazioni dell’età biologica, da cui promuovere un futuro di ricerca del settore della longevità basato sulla scoperta di nuove molecole anti-invecchiamento».