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Il fumo influisce sui tumori? 

Smettere è possibile? 

Continua la nostra inchiesta sul Cancro. 

Il fumo di sigaretta è universalmente riconosciuto come una delle principali cause evitabili di tumore nel mondo. Non solo danneggia direttamente i polmoni, ma può anche compromettere altri organi e tessuti, aumentando il rischio di sviluppare diversi tipi di tumori. 

Dato Valore Fonte 
Numero di fumatori nel mondo 1,3 miliardi (di età superiore ai 15 anni) OMS (2020) 
Numero di morti per cancro causate dal fumo 8 milioni ogni anno OMS (2020) 
Percentuale di decessi per cancro attribuibili al fumo 22% OMS (2020) 
Tipi di cancro più frequentemente associati al fumo Polmone, laringe, esofago, stomaco, vescica, pancreas, reni OMS (2020) 
Rischio di cancro ai polmoni per i fumatori 22 volte superiore ai non fumatori ISS (2023) 
Riduzione del rischio di cancro dopo aver smesso di fumare Il rischio di cancro diminuisce del 50% dopo 10 anni che si è smesso di fumare AIRC (2023) 
Prevalenza del fumo in Italia 22,3% tra gli uomini, 14,6% tra le donne ISS (2023) 
Numero di morti per cancro in Italia causate dal fumo 43.000 ogni anno Ministero della Salute (2023) 

Rivolgiamo alcune domande al Dottor Raniero Facchini, specializzato in Chirurgia dell’Apparato Digerente e Endoscopia Digestiva, con un Master in Nutrizione Clinica e un altro in Terapie Oncologiche Integrate. 

Dottor Facchini, possiamo iniziare con le informazioni di base riguardanti i tumori correlati al fumo? 

«Il fumo è associato a più del 25% dei casi di tumori di origine non-genetica, dovuti dunque a fattori ambientali. Tra i più comuni correlati al fumo ci sono quello ai polmoni, alla gola, al cavo orale, alla vescica e al pancreas, solo per citarne alcuni». 

Esistono sostanze specifiche nel fumo che causano questi tumori? 

«Assolutamente. Il fumo contiene una vasta gamma di sostanze cancerogene, tra cui formaldeide, benzene, arsenico e benzopirene. Queste sostanze dannose possono danneggiare il DNA delle cellule e promuovere lo sviluppo dei tumori». 

Quali danni il fumo provoca alle vie respiratorie? 

«Il fumo danneggia il meccanismo di auto-depurazione delle vie respiratorie, causando infiammazione, aumento della produzione di muco e riduzione dell’efficienza nel pulire le vie respiratorie. Questo danneggiamento cronico può portare a mutazioni del DNA delle cellule, contribuendo così allo sviluppo del cancro». 

Esiste un numero sicuro di sigarette al giorno? 

«Assolutamente no! Anche poche boccate possono essere dannose, specialmente considerando il fumo passivo, che è altrettanto pericoloso». 

Fa male? E io fumo lo stesso! 

La continua diffusione di informazioni sugli effetti dannosi del fumo sul corpo umano è indubbiamente fondamentale per aumentare la consapevolezza e promuovere comportamenti salutari. Tuttavia, il problema non risiede esclusivamente nella mancanza di informazioni. Esistono diversi fattori complessi per cui le persone continuano a fumare nonostante la conoscenza dei rischi. 

  1. Dipendenza dalla nicotina: La nicotina, presente nelle sigarette, è una sostanza altamente dipendente che agisce sul sistema nervoso centrale, creando una forte dipendenza fisica e psicologica. Condizione che può rendere estremamente difficile per le persone smettere di fumare, anche quando sono consapevoli dei rischi per la salute. 
  1. Fattori psicologici ed emotivi: Molte persone fumano per gestire lo stress, l’ansia o altre difficoltà emotive. Il fumo può diventare un meccanismo di coping per affrontare le sfide quotidiane o per trovare conforto in momenti di difficoltà emotiva. 
  1. Pressioni sociali e culturali: In alcune comunità o cerchie sociali, il fumo può essere visto come un comportamento accettabile o addirittura socialmente desiderabile. Le pressioni sociali e culturali possono ostacolare l’abbandono del fumo, specialmente quando si è circondati da altri fumatori. 
  1. Abitudini consolidate nel tempo: Il fumo può diventare una parte integrante della routine quotidiana di una persona, associata a determinati momenti della giornata, attività specifiche o luoghi particolari. Rompere queste abitudini consolidate può richiedere un grande sforzo e determinazione. 
  1. Mancanza di accesso a risorse e supporto: Per alcune persone, la mancanza di accesso a programmi per smettere di fumare, supporto medico o terapie alternative può rendere difficile il l’abbandono, nonostante la volontà di farlo. 

Sebbene l’informazione sia cruciale, è importante riconoscere che il comportamento umano è influenzato da una serie di fattori complessi. Per affrontare efficacemente il problema del fumo, è necessario adottare un approccio olistico che tenga conto della dipendenza fisica e psicologica, delle pressioni sociali, delle abitudini consolidate e dell’accesso a risorse e supporto adeguati. 

Parlando di fumo passivo, quali sono i suoi effetti? 

«Il fumo passivo aumenta il rischio di disturbi respiratori, cardiaci e otorinolaringoiatrici. Inoltre, aumenta il rischio di cancro ai polmoni fino al 35% rispetto ai non fumatori». 

Quali sono i benefici di smettere di fumare? 

«Smettere di fumare comporta numerosi benefici. Entro i trentacinque anni, si riduce del 90% il rischio di danni da fumo, e entro i cinquanta, lo si dimezza. Inoltre, i tassi di sopravvivenza aumentano significativamente per chi smette, soprattutto in caso di diagnosi di cancro ai polmoni». 

Quali sono le strategie efficaci per smettere di fumare? 

«È fondamentale voler smettere e cercare assistenza medica, se necessario. Esistono diverse fasi nel processo di smettere di fumare, e riconoscerle può essere di aiuto. Inoltre, ci sono farmaci e terapie che possono aiutare a gestire i sintomi di astinenza». 

Il fumo di sigaretta resta una delle principali cause di tumori non-genetici nel mondo.  

Tuttavia, smettere di fumare può portare a significativi miglioramenti nella salute e nella qualità della vita. È importante prendere consapevolezza dei rischi associati al fumo e cercare supporto per smettere. 

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