L’Italia è un Paese meraviglioso. La sua forma allungata, distesa sul Mediterraneo, la barriera delle Alpi, lo Scirocco dal Sud… ne fanno un’eccezione irripetibile.
Questa la vera ricchezza italiana.
La custodia di questo bene prezioso può andare di pari passo al progresso, dal quale non ci si può certo tirare indietro?
Sui trasporti su gomma, ad esempio, come siamo messi? E sull’inquinamento relativo, Come ci si muove?
Ne abbiamo parlato con il Dottor Favalli Ceo & Co-founder dell’azienda SiWeGO srl.
Dottor Favalli, il ruolo della logistica in questo nostro mondo interconnesso è fondamentale. Le reti di comunicazione sono però più o meno le stesse da tanti anni e in un territorio fortemente urbanizzato come il nostro sono difficilmente ampliabili. Qual è lo sforzo particolare di SiWeGO?
«Fino ad oggi, la consegna di oggetti a parenti, amici o sconosciuti richiedeva i servizi di un corriere o di unente pubblico. Questo ha portato però al sovraccarico delle reti di comunicazione di cui disponiamo. Il principale motivo è dato dal fatto che questi servizi non sono pienamente efficienti.
In Europa, infatti, il 25% dei mezzi di trasporto viaggia a vuoto.
Questo significa, solo in Italia, più di 10 milioni di metri cubi inutilizzati e più di 70 miliardi di euro di carburante bruciato inutilmente. Sulle nostre strade, inoltre, circolano 270 milioni di auto, ma trasportano in media solo 1,33 persone. A questi 3 posti vuoti si aggiunge il bagagliaio».
I numeri dello spreco
Europa:
- 25% dei mezzi di trasporto viaggia vuoto
- 10 milioni di metri cubi di carico potenziale inutilizzati
- 70 miliardi di euro di carburante bruciato per nulla
- 270 milioni di auto circolanti
- Ognuna trasporta in media 1,33 persone
- 3 posti liberi + il bagagliaio
Era dell’accesso o era dell’eccesso
«Negli ultimi anni è emerso un nuovo tipo di economia, che non si basa sulla proprietà dei beni ma piuttosto sull’accesso a beni e servizi, la cosiddetta “sharing economy“, che ha aperto un nuovo capitolo dello sviluppo economico, definito “l’era dell’accesso”.
Cogliendo quest’opportunità emergente e applicandola al settore dei trasporti, è stata creata SiWeGO: una piattaforma virtuale che consente agli utenti privati di condividere i propri veicoli e percorsi per trasportare e consegnare merci in modo più efficiente. Ora, con SiWeGO, è possibile scegliere se affidare la spedizione a corrieri professionisti oppure ottenere gli stessi servizi da privati cittadini che desiderano ottimizzare le proprie risorse, essere sociali e proteggere l’ambiente.
Siamo quindi in grado di riempire (e vendere) lo spazio vuoto dei mezzi di trasporto già in circolazione per evitare corse a vuoto, migliorare il servizio di consegna, ridurre il traffico e l’inquinamento».
Lei ha dichiarato che SiWeGO può essere paragonata e descritta come «la Blablacar delle merci». Ci spiega come fate e quale sia la vostra strategia?
«Esattamente come per Blablacar, sfruttiamo lo spazio dei veicoli che sono già in circolazione sulle nostre strade, mettendolo a disposizione di cittadini e imprese. L’unica differenza sta nel fatto che il car sharingrealizzato da SiWeGO è orientato verso merci e prodotti tangibili.
SiWeGO, è una piattaforma che si rivolge a tre diversi target:
- SiWeGO Professional, i trasportatori professionisti con licenza di trasporto;
- SiWeGO Company, le imprese che vogliono solo spedire le loro merci;
- SiWeGO Easy per i privati cittadini che possono sia offrire che richiedere un trasporto.
Potenzialmente, chiunque abbia uno smartphone collegato a Internet e un veicolo può diventare trasportatore.
SiWeGO esegue un match fra le persone che devono spedire merci e i conducenti disposti a trasportarle condividendo la stessa strada, in modo rapido ed efficiente. In questo modo, le possibilità di consegna vengono moltiplicate e le tempistiche ridotte».
Il vostro business?
«Il nostro business non consiste quindi nel possedere mezzi di trasporto ma nel creare una rete in cui i possessori di veicoli li mettono a disposizione per un utilizzo condiviso, col fine di un più efficiente utilizzo degli stessi e di un beneficio economico concreto per possessore e utilizzatore.
Un concetto fondamentale, perché è grazie a questi semplici principi che sono nati, nell’ultimo ventennio, i più grandi “Disruptor”, come BlaBlaCar: il più grande fornitore di passaggi al mondo, non possiede neppure un’automobile.
Obiettivo del nostro progetto è quello di rendere ogni veicolo un mezzo proficuo ed ecologico, utilizzandolo anche per le spedizioni, contribuendo così ad evitare costose corse a vuoto. Ottimizzando lo spazio vuoto dell’autovettura, otteniamo una riduzione dei costi complessivi, del traffico dell’inquinamento ambientale.
La vision del progetto, e di ciò che abbiamo già creato, è quindi poter dire un giorno:
Recentemente la sua società si è aggiudicata un bando europeo del Circular cities program accelerator di Climate-Kic. 50 mila euro per un progetto pilota che coinvolge alcune municipalità del continente.
In cosa consiste questo progetto?
«SiWeGO è stata selezionata fra le migliori 25 startup per partecipare al programma Circular Cities Accelerator stage 1,e successivamente fra le prime 15 dello stesso programma nello stage 2.
Per questo l’EIT ha deciso di investire in noi con un Safe da 50.000 euro. Oggi siamo stati scelti anche per lo stage 3 tra le migliori 10 startup.
Il Circular Cities program include anche la possibilità di realizzare un progetto pilota per le città di:
- Berlino,
- Vienna,
- Dublino,
- Bruxelles,
- Amburgo,
- Anversa
- Lisbona.
Con questo progetto vogliamo rendere le città coinvolte più sostenibili.
Grazie a SiWeGO ogni cittadino può contribuire migliorando il proprio stile di vita e rendendolo più responsabile. Il beneficio per la città coinvolta sarà un minor numero di veicoli in circolazione, quindi meno traffico einquinamento.
Il risultato è quindi una città più vivibile.
Per SiWeGO sarà anche un modo per ottenere un maggior numero di utenti, in modo da raggiungere una massa critica adeguata al corretto funzionamento della piattaforma. Così potremo testare l’efficienza nel funzionamento dell’App e verificare eventuali problematiche».
Se avesse la possibilità di rivoluzionare il mondo della logistica quali sarebbero le sue prime quattro mosse sulla scacchiera?
«In realtà lo stiamo già facendo. Innanzitutto, è necessario digitalizzare il mondo della logistica e del trasporto, dove c’è ampio margine di ottimizzazione dei carichi e dei volumi grazie a una computerizzazione delle tratte. Abbiamo creato un algoritmo che permette alle imprese di trasporto di organizzare la loro attività in modo automatico. Questa feature sarà in grado di ridurre l’utilizzo dei carburanti fossili».
Ogni litro di carburante utilizzato equivale a 2,5 chili di CO2 emessi nell’atmosfera. Infatti, i veicoli di trasporto sono la principale causa di inquinamento.
App
«Un altro aspetto molto importante in ottica di sicurezza e garanzie è la tracciabilità del pacco.
Con SiWeGO abbiamo già introdotto questa possibilità.
La nostra App ha integrato un sistema di geo-tracking, che permette di visualizzare la posizione esatta del vettore in tempo reale grazie allo strumento di Google Maps.
Un altro aspetto rivoluzionario che possiamo già trovare in SiWeGO è la sicurezza dei compensi per i driver. In particolare, le aziende di trasporto fino ad oggi devono anticipare i costi e sperare nel pagamento della fattura nelle settimane successive al lavoro svolto. Anche qui, SiWeGO rivoluziona il processo garantendo al driver il pagamento delle rispettive competenze. Questo permette quindi di mettere al riparo l’intero settore da possibili frodi.
Un altro punto, spesso non considerato, è che con SiWeGO stiamo creando non solo la BlaBlacar delle merci, ma, a guardar bene, anche la TripAdvisor dei trasportatori e dei committenti.
Mi spiego meglio: a valle di ogni trasporto acquistato o venduto, la piattaforma permette sia ai trasportatori che ai committenti di lasciare dei feedback su quattro voti:
- reperibilità,
- puntualità,
- cortesia
- disponibilità,
votando da 1 a 5 pacchettini (non stelline o cuoricini).
In questo modo, quando SiWeGO avrà raggiunto la propria massa critica, sarà possibile scegliere il trasportatore, per esempio, se risulta essere sempre puntuale o cortese o facilmente reperibile e disponibile».