“Le imprenditrici hanno pagato il prezzo più alto della crisi pandemica. Ma hanno anche saputo affrontare le difficoltà con eccezionali capacità di resilienza, risoluzione dei problemi, abilità multitasking”.
La riflessione arriva dal Movimento Donne Impresa Confartigianato che ha tirato le somme di un biennio già di per sé travagliato. Per il mondo dell’impresa in generale e per le lavoratrici in particolare. Siano esse dipendenti, imprenditrici o manager.
Uno spiraglio di luce e ripresa squarcia tuttavia questo quadro a tinte fosche in cui ci muoviamo ancora. Lo sviluppo economico, sostenibile e duraturo del lavoro femminile (a tutti i livelli) non può fare a meno di una visione e di azioni strategiche. Queste vanno tracciate dalla politica e dalle Istituzioni. E di alcune risorse che completano e fanno “volare” l’esperienza professionale.
- Flessibilità
- possibilità di realizzare il sottile equilibrio tra vita familiare e lavorativa.
- Accesso ai percorsi formativi, qualità e merito a prescindere dal proprio genere
Ne abbiamo parlato con Elena Viezzoli. Imprenditrice con una ventennale esperienza internazionale di studio e lavoro. Elena è socia dell’Associazione no-profit GammaDonna®. Una realtà che sostiene e promuove la crescita del ruolo delle donne come imprenditrici anche attraverso l’istituzione di un Premio nazionale.
Una delle finaliste è Anna Fiscale, la nostra seconda voce. Anna ha fondato e dirige Quid, brand di moda etica e sostenibile. Crea capi di abbigliamento e accessori in edizione limitata. Dà lavoro a 150 persone: l’85% donne, il 70% proviene da situazioni di fragilità.
In piena pandemia, nel 2020, Anna Fiscale è stata nominata Cavaliere dell’Ordine al Merito della Repubblica Italiana dal presidente Sergio Mattarella.
"Per il suo appassionato contributo e lo spirito di iniziativa con cui ha lavorato sulle vulnerabilità e le differenze per trasformarle in valore aggiunto sociale ed economico".
Nella video intervista, scoprirete come.
“I limiti sono punti di partenza”, recita il motto dell’impresa di Anna. Parole che prendono forma nella danza degli sguardi e delle voci, differenti ma complementari, delle donne e degli uomini. Il presente e il futuro dell’impresa (e del vivere sociale), a ben vedere si gioca tutto qui. Nello scambio armonioso e costruttivo delle due metà dello stesso cielo.