La Salute consiste in un fragilissimo equilibrio multifattoriale.
Tutto può incrinarla, certo, ma è vero anche il contrario, perché buone pratiche possono aprire la via a una Salute migliore.
Cosa c’entra il Perdono con la Salute?
Un recente articolo pubblicato dalla Harvard Health Publishing elenca numerosi collegamenti tra queste due dimensioni concentriche.
Il dott. Tyler VanderWeele, condirettore dell’Iniziativa sulla salute, religione e spiritualità alla Harvard TH Chan School of Public Health è convinto che i sentimenti negativi possano nuocere gravemente alla salute.
«Perdonare una persona che ti ha fatto un torto non è mai facile, ma soffermarsi su quegli eventi e riviverli più e più volte può riempire la tua mente di pensieri negativi e rabbia repressa… Quando impari a perdonare, non sei più intrappolato dalle azioni passate degli altri e puoi finalmente sentirti libero».
Vivere il perdono può avere potenti benefici per la salute.
Studi osservazionali, e persino alcuni studi randomizzati, suggeriscono che il perdono sia associato a livelli più bassi di:
- depressione,
- ansia e ostilità;
- ridotto abuso di sostanze;
- maggiore autostima;
- maggiore soddisfazione di vita.
Empatia
Tappa fondamentale di questo processo virtuoso ed estremamente complesso consiste nel tentare di comprendere il punto di vista dell’altro, senza giustificare o minimizzare il torto perpetrato.
«Le persone che attaccano gli altri a volte sono esse stesse in uno stato di paura, preoccupazione e dolore», continua il dott. VanderWeele.
Ma si potrebbe pensare che questa sia solo accademia…
Vita e Salute WEB ha incontrato la Dottoressa Bartellini (autrice di ‘Ubuntu: Note sul perdono’, prodotto nel 2000 da Les films d’ici, Rai 3 e l’Unesco, e in collaborazione con la Fondazione per i diritti umani ‘Leopold mayer’ di Parigi), protagonista indiretta di una vicenda familiare dolorosa e di quel processo particolarmente umano realizzatosi nel Sud Africa post-Apartheid alla fine degli anni ’90, condotto da grandi uomini quali Nelson Mandela e Desmond Tutu.
Una storia, quella raccontata da Francesca Bartellini, che spinge tutti noi a ragionare sul tema del perdono, anche come processo collettivo.
«Perdona, non perché qualcuno meriti il perdono, ma perché tu meriti la pace».