In questi giorni, per non farci mancare nulla, è risuonato anche l’allarme alimentare.
È stata riscontrata la presenza del batterio listeria in una confezione di wurstel di pollo.
L’azienda del gruppo Veronesi ha avviato «da diversi giorni una procedura volontaria di ritiro di alcuni lotti di wurstel di propria produzione di concerto con le Autorità Competenti» (Fonte: Ministero della Sanità).
Una decisione a titolo precauzionale, va detto.
Listeria? Che cos’è?
I tecnici della CNSA (Comitato nazionale sicurezza alimentare, un organo tecnico-consultivo che opera all’interno del Ministero della salute) hanno provato a divulgare innanzitutto l’identikit del Listeria monocytogenes. Si tratta di:
«Un patogeno opportunista in grado di sopravvivere e proliferare anche a temperatura di refrigerazione e in condizioni avverse per altri batteri. Per la sua notevole resistenza, L. monocytogenes è un importante contaminante degli ambienti di lavorazione e degli alimenti, sia crudi che cotti. Dopo il consumo di alimenti contaminati, la maggior parte dei soggetti adulti in buona salute non presenta alcun sintomo o può manifestare lievi sintomi gastroenterici di breve durata. Invece, nelle donne in gravidanza, nei neonati, negli anziani e negli individui immunocompromessi si possono sviluppare forme gravi di malattia. In Italia e negli altri Paesi dell’Unione europea, i casi di listeriosi mostrano una tendenza alla crescita e interessano soprattutto i soggetti di età superiore ai 65 anni».
Rischi
Sì, ok, ma quali sono i rischi potenziali per i consumatori?
«Sulla base dei dati dei controlli ufficiali degli alimenti e dei dati di consumo, è stato effettuato uno studio preliminare per la stima dell’esposizione del consumatore italiano, che ha evidenziato maggiori criticità per i piatti cotti a base di carne, che possono essere soggetti a manipolazioni e conservazione anche dopo la cottura, e per i prodotti di salumeria. Ciò ribadisce l’importanza di una corretta manipolazione e conservazione degli alimenti pronti al consumo, sia nelle fasi di distribuzione e di somministrazione, sia in ambito domestico»
Proteggersi
Tenendo conto della resistenza del Listeria, come possiamo proteggerci?
«Listeria non sopravvive alla cottura, ma può contaminare i cibi già cotti, durante il tempo di conservazione. Perciò dobbiamo assicurare la separazione tra i diversi tipi di prodotti: crudi in fase di preparazione, crudi pronti per il consumo e cotti pronti per il consumo… usiamo utensili (posate, taglieri, ecc.) diversi e puliti per ciascun tipo di prodotto. Dopo aver toccato un certo tipo di prodotto, laviamo le mani prima di toccarne un altro».
Un consiglio sussurrato da parte di Vita & salute WEB?
Evitiamo i cibi pronti, evitiamo i cibi precotti, prendiamoci il tempo di scegliere con cura il nostro nutrimento.