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Perché ci si ammala di cancro? 

Continua la nostra inchiesta sul Cancro. 

Rivolgiamo alcune domande al Dottor Raniero Facchini, specializzato in Chirurgia dell’Apparato Digerente e Endoscopia Digestiva, con un Master in Nutrizione Clinica e un altro in Terapie Oncologiche Integrate che ha pubblicato un libro importante sul tema id questo nostro articolo.

Dottor Facchini, molte persone si chiedono perché ci si ammala di cancro e quali siano le cause sottostanti.  Cosa ci può dire a riguardo? 

«Le cause del cancro sono complesse e variegate. È importante capire che le malattie non compaiono improvvisamente dal nulla, ma sono spesso il risultato di fattori che interagiscono nel corso del tempo». 

Possiamo affermare che il cancro non sia causato da un singolo fattore, ma da una combinazione di elementi? 

«Esattamente. Il cancro è una malattia multifattoriale, il che significa che coinvolge una varietà di fattori, che possono essere legati allo stile di vita, all’ambiente e persino alla genetica. 

In che modo lo stile di vita e l’ambiente possono influenzarne l’insorgenza? 

«La maggior parte dei casi di cancro è associata allo stile di vita e all’ambiente. Fattori come la dieta, l’obesità, il consumo di tabacco, l’assunzione di alcol e l’esposizione a sostanze tossiche possono aumentare tale rischio. Più del 60% dei casi è attribuibile a cause ambientali, ed è possibile intervenire solo attraverso scelte di vita più salutari». 

Fattori di Rischio Contributo percentuale al rischio di Cancro 
Dieta Circa 30-35% 
Sovrappeso/Obesità Circa 10-20% 
Consumo di Tabacco Circa 20-30% 
Assunzione di Alcol Circa 4-6% 
Esposizione a Sostanze Tossiche Circa 10-15% 

Come si inserisce la genetica in questo quadro? 

«La genetica svolge un ruolo importante, ma rappresenta solo una percentuale minore delle cause. Alcune persone possono ereditare mutazioni genetiche che aumentano il rischio, è vero, ma, in generale, la nostra relazione con il cancro è più legata allo stile di vita e all’ambiente». 

Cosa possiamo fare per ridurre il rischio? 

«La prevenzione inizia con scelte di vita consapevoli. Mantenere un peso adeguato, seguire una dieta equilibrata, evitare il fumo e limitare il consumo di alcol sono passi importanti. Inoltre, è essenziale prestare attenzione all’infiammazione cronica, poiché è anch’essa associata a un aumento del rischio di cancro». 

Infiammazione cronica? Quali sono le sue implicazioni nel cancro? 

«L’infiammazione cronica può causare danni alle cellule e al DNA, attivare geni che favoriscono la crescita cellulare e inibire quelli che la sopprimono. Questo processo può predisporre al cancro. Anche il cancro stesso può provocare un’infiammazione attorno a sé, creando un circolo vizioso». 

Cosa possiamo concludere sulla prevenzione? 

«La prevenzione del cancro richiede un approccio olistico. Dobbiamo considerare gli effetti dell’ambiente, dello stile di vita e della genetica. Ridurre l’infiammazione cronica attraverso scelte di vita salutari è una strategia importante da perseguire. La conoscenza e la consapevolezza sono fondamentali per prendere decisioni informate e ridurre il rischio». 

Grazie Dottor Facchini per queste preziose informazioni. La prevenzione del cancro è chiaramente una sfida che richiede impegno e consapevolezza da parte di tutti noi. 

«Esattamente, è un impegno che possiamo assumere tutti per promuovere la nostra salute e il nostro benessere». 

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