- NUTRI-BIOMA: salute attraverso l’alimentazione: dieta e allattamento influenzano il microbiota intestinale nei primi due anni di vita?
- Alimentazione e microbiota: percorso educativo sull’alimentazione per i primi 1000 giorni di vita del bambino.
Studiare la complessa interazione tra dieta, allattamento e sviluppo del microbiota intestinale del bambino, partendo dal concepimento fino ai due anni di vita: è questo l’obiettivo del progetto “NUTRI-BIOMA: Impatto della nutrizione e alimentazione nella modulazione del microbiota intestinale nei primi sei mesi di vita”, in via di realizzazione con il dottorato in Scienza e Ingegneria per l’Uomo e l’Ambiente dell’Università Campus Bio-Medico di Roma e il sostegno di Fondazione Comitans.
Il progetto, avviato nel 2021 e approvato dalle unità di ricerca di gastroenterologia, di ginecologia ed ostetricia e dal Comitato Etico del Campus Bio-Medico, pone al centro il ruolo della mamma come promotrice della salute futura del nascituro.
Il progetto di ricerca
Una dieta sana e altamente diversificata influenza positivamente lo sviluppo del microbiota intestinale, soprattutto nei periodi della gravidanza e dell’allattamento. Per il progetto NUTRI-BIOMA sono state coinvolte mamme dal terzo trimestre di gravidanza fino al sesto mese di vita del bambino.
«Miriamo a modulare positivamente il microbiota intestinale per prevenire malattie croniche non trasmissibili come l’obesità, il diabete, l’ipertensione o le malattie cardiovascolari favorite dall’eccesso di peso e da carenze di nutrienti»
ha spiegato Annamaria Altomare, medico e ricercatore in gastroenterologia all’Università Campus Bio-Medico di Roma.
La giusta alimentazione
Alle madri è stato proposto un modello di alimentazione bilanciata, nonché la raccomandazione di prediligere il consumo di alimenti ad alto valore nutrizionale, come legumi, frutta secca, verdura e frutta fresca di stagione.
Particolare attenzione è rivolta alla varietà e all’alternanza degli alimenti, al consumo di pasti bilanciati e di spuntini ricchi di prodotti alimentari ad alto valore nutrizionale, per fornire adeguate riserve di energia e i nutrienti necessari alla salute del microbiota intestinale.
I primi risultati
Cosa dicono i risultati preliminari dello studio?
«Abbiamo coinvolto otto coppie di mamme e neonati – spiega Annamaria Altomare -. I controlli dimostrano che la sensibilizzazione per un’alimentazione sana e bilanciata contribuisce a migliorare lo stato di salute della mamma e del nascituro e a diversificare positivamente il microbioma intestinale di entrambi».
I bambini coinvolti nello studio sono nati tutti a termine, per il 75% con parto naturale e in assenza di complicanze. Si è scelto di studiare tanto il microbiota dei neonati allattati al seno quanto quello dei bambini allattati in modalità mista, purché senza problematiche gastrointestinali.
«Analizzando il microbiota, si è osservato che il miglioramento delle abitudini alimentari e nutrizionali delle mamme ha contestualmente contribuito a modificare positivamente il microbiota materno, arricchito di specie batteriche benefiche e promotrici di salute, nonché una graduale evoluzione del microbiota intestinale infantile in cui si è osservato un esponenziale aumento della ricchezza e diversità della flora batterica, indice di un buono stato di salute».
I prossimi passi
Lo studio continuerà analizzando il microbiota di future mamme che hanno problemi di sovrappeso e obesità. Gli studi dimostrano che un peso corporeo eccessivo altera la biodiversità e la ricchezza del microbiota intestinale. Il progetto NUTRI-BIOMA ha come obiettivo concreto di costruire il miglior percorso di educazione alimentare nei primi 1000 giorni di vita del bambino.
Tratto da: I suoi primi 1000 giorni, una guida alla nutrizione sana e sostenibile dalla gravidanza ai 2 anni di vita, Fondazione Comitans.