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Microbiota Intestinale e le Allergie Infantili 

Intervista al Dottor Fratto autore di: Intestino senza Pensieri 

Dottor Fratto, lei, recentemente, ha pubblicato un interessante tweet in merito a una ricerca della University of British Columbia e del BC Children’s Hospital in Canada riguardante il microbioma intestinale e le allergie infantili.

Potrebbe spiegarci l’importanza della scoperta? 

«La scoperta rappresenta un notevole passo avanti nella comprensione delle malattie allergiche pediatriche, un problema in costante aumento a livello globale. Recentemente, i ricercatori hanno identificato una connessione tra queste patologie e le alterazioni del microbiota intestinale, che comprende una vasta comunità di microrganismi e i loro geni all’interno del tratto gastrointestinale. Questo il legame al centro dello studio sopra accennato». 

Ecco una tabella che mostra la variazione della prevalenza delle allergie infantili in diverse regioni del mondo: 

Regione Tipo di Allergia Prevalenza Media 
Europa Asma infantile 10% 
Europa (Norvegia) Asma infantile 20% 
Asia Allergia alimentare 6% 
Asia (Giappone) Allergia alimentare 2% 
Stati Uniti Dermatite atopica infantile 10% 
Stati Uniti (Bambini di colore) Dermatite atopica infantile 20% 
Fonti: GinasthmaScienceDirectFoodGallery

Questi dati evidenziano le differenze significative nella prevalenza delle allergie infantili tra le regioni e all’interno delle regioni stesse, suggerendo l’influenza di fattori ambientali, genetici e socio-demografici sullo sviluppo di tali allergie. 

Potrebbe chiarire come è stata condotta questa ricerca e quali sono stati i risultati? 

«Lo studio ha coinvolto oltre 1.000 bambini, monitorati dalla nascita fino all’età di cinque anni. Durante questo periodo sono stati prelevati campioni di feci e analizzati per identificare una specifica “firma batterica” associata allo sviluppo di allergie entro i primi cinque anni di vita.

Questa firma batterica rappresenta uno squilibrio nel microbioma intestinale, che potrebbe compromettere l’integrità della mucosa intestinale e innescare una risposta infiammatoria». 

Quali sono stati i fattori chiave coinvolti in questo squilibrio del microbiota intestinale nei bambini? 

«Diversi fattori possono influenzare negativamente l’equilibrio del microbioma intestinale nei bambini. Uno di questi è l’uso di antibiotici durante il primo anno di vita, che sembra avere un impatto significativo. D’altra parte, l’allattamento al seno per i primi sei mesi di vita sembra esercitare un effetto protettivo sul microbioma intestinale del bambino». 

Quali potrebbero essere le implicazioni di questa scoperta per il futuro della gestione delle allergie infantili? 

«Le implicazioni possono essere considerevoli. Questa scoperta apre la strada a nuovi trattamenti e strategie preventive per le allergie infantili. La possibilità di prevedere se un bambino svilupperà o meno allergie, e addirittura prevenirle, rappresenta un notevole progresso nella gestione di queste malattie.

Comprendere il ruolo cruciale del microbiota intestinale nei primi anni di vita dei bambini è fondamentale per garantire loro una migliore qualità di vita e benessere». 

In conclusione, qual è il messaggio chiave che vorrebbe condividere riguardo a questa importante scoperta? 

«Vorrei sottolineare quanto sia cruciale preservare l’equilibrio del microbioma intestinale nei primi anni di vita dei bambini. Questa ricerca evidenzia il legame tra la maturazione ritardata del microbiota intestinale e lo sviluppo di allergie nei piccoli, aprendo la strada a strategie preventive e terapeutiche mirate. Siamo davanti a una speranza significativa per milioni di bambini e le loro famiglie che affrontano le sfide delle allergie infantili». 

Paper di riferimento:  Delayed gut microbiota maturation in the first year of life is a hallmark of pediatric allergic disease.

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