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L’Escherichia coli sfida gli allevamenti da latte

L’industria lattiero-casearia svolge un ruolo cruciale nell’approvvigionamento di latte e prodotti lattiero-caseari per il consumo umano. Tuttavia, sorge una preoccupazione crescente riguardo alla presenza di batteri patogeni, come E. coli (Escherichia coli), negli allevamenti da latte e alla loro potenziale resistenza agli antibiotici.

Un recente studio longitudinale ha analizzato la diffusione di virotipi patogeni di E. coli resistenti agli antibiotici negli allevamenti da latte e i conseguenti rischi per la salute umana. 

Cos’è l’Escherichia coli? 

È un batterio che si trova comunemente nell’intestino umano e animale. Molti ceppi di E. coli sono innocui, ma alcuni possono causare gravi infezioni e malattie, soprattutto quando sono resistenti agli antibiotici.

Ecco alcuni rischi associati all’E. coli e le strategie per evitare di prenderlo:

Malattie Intestinali: Alcuni ceppi di E. coli possono causare malattie intestinali, tra cui diarrea, crampi addominali, nausea e vomito. In casi gravi, possono portare a insufficienza renale. 

Infezioni Alimentari: L’ingestione di alimenti contaminati da ceppi patogeni di E. coli può portare a infezioni alimentari. Carne cruda o poco cotta, latticini non pastorizzati, verdure e frutta non lavate correttamente sono fonti comuni di contaminazione. 

Resistenza agli Antibiotici: L’uso eccessivo o scorretto degli antibiotici negli allevamenti può favorire lo sviluppo di ceppi di E. coli resistenti agli antibiotici. Ciò rende più difficile il trattamento delle infezioni. 

Strategie di Prevenzione

  1. Igiene Personale: Lavarsi accuratamente le mani con acqua e sapone prima di mangiare, dopo aver usato il bagno e dopo aver toccato animali o superfici potenzialmente contaminate. 
  1. Cottura Adeguata: Chi consuma carne la cucini a temperature sufficientemente elevate per uccidere eventuali batteri patogeni, specialmente carne macinata e pollame. 
  1. Pastorizzazione: Consumare solo prodotti lattiero-caseari pastorizzati, poiché la pastorizzazione uccide i batteri dannosi presenti nel latte. 
  1. Lavaggio delle Verdure e Frutta: Lavare accuratamente verdure e frutta sotto acqua corrente prima di consumarle. 
  1. Evitare Carne Cruda: Evitare di consumare carne cruda o poco cotta, come hamburger o carne di manzo cruda. 
  1. Acqua Potabile Sicura: Bere acqua potabile sicura, specialmente quando si viaggia in aree a rischio di contaminazione. 
  1. Igiene Alimentare: Mantenere una buona igiene nella preparazione e manipolazione degli alimenti. Utilizzare tavole e utensili puliti per evitare la contaminazione incrociata. 
  1. Controllo dell’Allevamento: Adottare pratiche di gestione sicure negli allevamenti, come l’uso responsabile degli antibiotici e l’igiene degli animali e delle loro aree di vita. 
  1. Attenzione ai Richiami: Prestare attenzione ai richiami alimentari e smaltire immediatamente i prodotti potenzialmente contaminati. 
  1. Educazione e Consapevolezza: Essere consapevoli dei rischi associati ai batteri patogeni come E. coli e diffondere l’educazione sulla sicurezza alimentare tra familiari, amici e comunità. 

Metodologia di uno Studio recente 

I ricercatori hanno effettuato una raccolta di 846 campioni ambientali, compresi acqua, liquame, lettiera, mangime, feci, suolo e compost, da cinque aziende lattiero-casearie nel Maryland, USA, durante l’estate in due anni consecutivi.

Sono stati condotti metodi di isolamento e identificazione per valutare la presenza di virotipi di E. coli resistenti agli antibiotici nei campioni raccolti. Inoltre, sono stati prelevati 40 campioni di suolo in diverse stagioni per comprendere meglio la composizione del microbioma. 

Risultati 

L’analisi ha rivelato una prevalenza complessiva del 8,93% di E. coli nei campioni ambientali degli allevamenti. I virotipi più diffusi sono risultati essere ETEC (Escherichia coli Enterotossigenica) e STEC (Escherichia coli produttrice di tossina Shiga), mentre la presenza più elevata è stata riscontrata nel liquame (21,57%), seguita dal terreno dei pascoli (18,08%).

In modo preoccupante, il 95,87% dei virotipi isolati ha dimostrato di essere resistente a nove classi di antibiotici, con una particolare resistenza ai chinoloni, tra cui la ciprofloxacina. 

Rischio per la salute umana 

La resistenza agli antibiotici è una minaccia crescente per la salute umana. La presenza di ceppi patogeni di E. coli resistenti agli antibiotici negli allevamenti da latte solleva seri timori riguardo alla trasmissione di questi batteri resistenti attraverso i prodotti lattiero-caseari e l’ambiente circostante.

Le infezioni da E. coli possono causare gravi problemi di salute, tra cui diarrea, crampi addominali, vomito e, in casi estremi, insufficienza renale. 

Implicazioni e necessità di azione 

È fondamentale affrontare questa minaccia emergente attraverso misure preventive e un’attenta gestione degli allevamenti. L’uso responsabile degli antibiotici negli allevamenti, l’adozione di buone pratiche di igiene e l’implementazione di strategie di controllo della diffusione di E. coli resistenti agli antibiotici sono imperativi per prevenire la diffusione di malattie.

Inoltre, ulteriori ricerche sono necessarie per comprendere meglio la portata del problema e sviluppare soluzioni efficaci a tutela della salute umana e della sicurezza alimentare. 

Fonte: Diarrheagenic Escherichia coli and Their Antibiotic Resistance Patterns in Dairy Farms and Their Microbial Ecosystems, Journal of Food Protection, Volume 86, Issue 3, March 2023, 100051. 

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