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Cancro e raggi ultravioletti 

Esposizione alle radiazioni ionizzanti 

  • Sapresti dire quante volte la tua pelle si è scottata al sole?  
  • Quante volte hai utilizzato un lettino abbronzante? 
  • Ti esponi al sole senza protezione?  

Mi chiamo Mariangela e da anni seguo con interesse i vostri consigli e le vostre dritte per la cura del benessere. Ho sempre amato il sole e trascorrere le mie giornate all’aria aperta, godendo dei suoi benefici. Tempo fa, però, ho notato una piccola macchia sulla guancia sinistra, inizialmente insignificante, che però con il tempo tendeva a crescere e cambiare aspetto. 

Preoccupata, mi sono rivolta al mio dermatologo, che con una visita accurata mi ha purtroppo diagnosticato un basalioma, un tumore maligno della pelle. La notizia è stata un duro colpo, ma sapevo di dover reagire con forza e positività. 

Grazie al supporto del mio medico, della mia famiglia, ho affrontato l’intervento chirurgico per la rimozione del basalioma con coraggio e determinazione. L’operazione è andata a buon fine e ho potuto iniziare il percorso di guarigione. 

In questo periodo difficile, ho trovato conforto e sostegno nella vostra community. Ho imparato l’importanza di una corretta fotoprotezione, adottando nuove abitudini quotidiane per prendermi cura della mia pelle. 

Oggi, sono felice di comunicarvi che sono guarita e posso godermi nuovamente la mia vita all’aria aperta, consapevole però dell’importanza di proteggermi dai raggi UV. La mia storia vuole essere un messaggio di speranza per tutte le persone che si trovano ad affrontare un tumore della pelle: con la giusta dose di coraggio, positività e informazione, è possibile sconfiggere la malattia e tornare a vivere una vita serena. 

Voglio ringraziarvi di cuore per il vostro costante supporto e per il prezioso lavoro che svolgete ogni giorno per sensibilizzare le persone sull’importanza della prevenzione e della cura della pelle. 

Insieme, possiamo fare la differenza! 

Cordiali saluti, Mariangela 

Proteggere la tua pelle: non è mai troppo tardi! 

La tua pelle è la tua barriera contro il mondo esterno, e proteggerla dai raggi UV è fondamentale per la tua salute. 

Purtroppo, ancora troppe persone sottovalutano i rischi di un’esposizione eccessiva al sole e ai lettini abbronzanti.  

Il cancro della pelle è il tumore più frequente in Italia, con numeri in costante aumento: negli ultimi 10 anni, i casi di melanoma sono raddoppiati. 

Ma la buona notizia è che non è mai troppo tardi per invertire la rotta.  Con semplici accorgimenti quotidiani, puoi ridurre drasticamente il rischio di sviluppare questa grave malattia. Di seguito un estratto del libro Cancer del Dottor Raniero Facchini.

Raggi ultravioletti 

I raggi ultravioletti (UV) ci circondano ogniqualvolta ci esponiamo alla luce del sole. Li chiamiamo così perché la loro lunghezza d’onda è al di sopra dello spettro di luce visibile e non percepibile dall’occhio umano, in particolare sono onde più corte e di frequenza superiore a quelle di colore viola. 

Esistono diverti sottotipi di raggi UV a seconda della loro lunghezza d’onda: 

  • Ultravioletto A (UVA): sono di onda più lunga, e sono la maggior parte dei raggi che riceviamo e che ci colpiscono perché raggiungono gli strati più profondi della pelle. 
  • Ultravioletto B (UVB): sono onde medie, agiscono sullo strato più superficiale della pelle e sono responsabili del calore al momento dell’esposizione al sole. 
  • Ultravioletto C (UVC): sono onde più corte che non raggiungono lo strato di ozono. 

La luce ultravioletta è usata nella sterilizzazione dell’acqua e degli alimenti, nella saldatura industriale, nella produzione di inchiostri, vernici e materie plastiche o per usi medici per la diagnosi e la cura come le lampade UV usate in dermatologia o neonatologia e anche usate con scopi cosmetici e abbronzanti. 

Radiazione UV e cancro  

Negli ultimi anni è stata confermata l’associazione tra i raggi UV e il cancro, in particolare il loro sottogruppo UVA. E non sono solo i raggi del sole a essere incriminati, anche i lettini abbronzanti non si salvano visto che emettono radiazioni UVA fino a dieci volte più intense di quelle emesse dal sole. Alcuni Paesi, come Australia e Brasile hanno bandito dal mercato i lettini a raggi UV, mentre in altri, p.e. USA e Italia, sono stati vietati ai minori. 

Come prendere il sole in modo sicuro 

  1. Evitare di esporsi nelle ore più calde e centrali del giorno. 
  1. Applicare la crema protettiva prima di esporsi: spalmare la protezione solare prima di esporsi al sole permette alla crema di essere assorbita fino negli strati più profondi della pelle garantendo così una protezione maggiore. Applicare la crema ogni due o tre ore. 
  1. Usare due creme differenti per viso e corpo: la pelle del viso è in generale più delicata di quella del corpo e più soggetta al danno ossidativo da raggi UV. Per evitare l’invecchiamento cutaneo che caratterizza questa regione, scegliere una crema a più alta gradazione rispetto a quella usata per il corpo per assicurarvi una maggiore protezione. 
  1.  Esporsi al sole in maniera moderata e graduale: indipendentemente dal fototipo cutaneo, è sempre meglio ridurre il tempo di esposizione nei primi giorni, quando cioè la concentrazione di melanina nella pelle è ancora bassa e le cellule sono più suscettibili al danno da UV. 
  1.  Continuare a usare la crema anche una volta abbronzati: la suscettibilità al danno da UV diminuisce con l’aumentare della concentrazione di melanina nella pelle, ma non è mai ridotta a zero. Una protezione solare garantisce dunque anche alle pelli già abbronzate una difesa contro i danni ossidativi e l’invecchiamento cutaneo. 

Gli effetti nocivi dei raggi UVA sulla pelle causano lo sviluppo dei tumori più maligni della pelle come basaliomi (carcinoma basocellulare) e melanomi. Un rischio direttamente proporzionale al tempo di esposizione e all’intensità dei raggi.  

Raggi ultravioletti: altri effetti sull’organismo 

  • I raggi UV stimolano l’effetto abbronzatura sulla pelle come meccanismo di difesa. Sì, perché il fenomeno abbronzatura è semplicemente l’unico mezzo che la pelle ha per ridurre al minimo i danni cellulari da radiazioni: aumentare la produzione di melanina da parte dei melanociti (le cellule dello strato medio-profondo della pelle), perché i raggi siano assorbiti da questo pigmento e si disperdano meno nell’ambiente cellulare. 
  • Comunque, i raggi UV sono anche fondamentali per la produzione di vitamina D, l’ormone deputato alla fissazione del calcio nelle ossa. Serve a contrastare l’osteoporosi (diminuzione della massa ossea).  
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