fbpx

ValleVecchia – Caorle. Azienda agricola pilota della regione Veneto

  • Ente di sviluppo agricolo
  • 800 ettari di sviluppo in aree di ampia biodiversità
  • Coltivazione sostenibile e conservativa
  • Difesa integrata
  • No insetticidi chimici

Intervista al Dottor Lorenzo Furlan

Dottor Furlan, lei non si offende se qualcuno le dice che le sue non sono braccia rubate all’agricoltura, no? La vostra azienda ValleVecchia – Caorle non è però proprio vostra, vero? Leggo che è di proprietà della Regione Veneto e gestita da Veneto Agricoltura, non sapevo che il Pubblico amministrasse delle aziende agricole.

È la sola realtà italiana o ce ne sono altre?

«Veneto Agricoltura gestisce terreni agricoli di proprietà della Regione del Veneto. Sono sempre meno i casi come il nostro: enti di sviluppo agricolo che gestiscono aziende agricole. Negli anni diversi enti analoghi sono stati soppressi. O le aziende pilota in gestione cedute (come nelle confinanti regioni Friuli Venezia Giulia e Lombardia)».

Agricoltura un mestiere difficile

«Fare agricoltura è probabilmente tra i mestieri più difficili al mondo, se non il più difficile. Fattori fondamentali come quelli climatici non sono sotto il nostro controllo. Per cui per ottenere buoni risultati sono necessari una ottima capacità previsionale, una ottima organizzazione e una elevata flessibilità. In modo da essere pronti ad intervenire nel modo più efficiente, immediatamente, in qualsiasi momento e giorno della settimana, quando le condizioni ce lo concedono.

Le regole degli enti pubblici e le complicazioni amministrative sono in totale contrasto con questa necessità. Per cui gestire aziende agricole con tali regole è una impresa ardua, talvolta ai limiti dell’impossibile».

Cosa coltivare e come coltivare

Siete situati in una zona meravigliosa, tra il mare e i fiumi Tagliamento e Livenza… terreni strappati al mare. 800 ettari, quasi la metà è occupata da aree di grande valore naturalistico: pineta e boschi planiziali litoranei, siepi, zone umide.

Cosa coltivate e come coltivate visto che la vostra è un’azienda pilota?
Cosa significa coltivare in modo sostenibile e ‘agricoltura conservativa’?

«Circa la metà della superficie del’isola di Vallevecchia ospita zone di pregio naturalistico costituenti habitat vicini ma spesso differenti tra loro che determinano una eccezionale e rara “densità di biodiversità”. Coltiviamo le principali colture erbacee inserite in avvicendamenti almeno triennali (ad esempio frumento-mais soia o frumento – colza – mais – soia) in cui sono inserite anche altre colture -principali e di copertura- ben conosciute e da testare, anche per valutare soluzioni idonee a terreni con livelli apprezzabili di salinità (ad es. sorgo, erba medica, canapa).

Coltivare in modo sostenibile significa applicare soluzioni avanzate che consentono di ottenere un reddito dall’attività agricola mantenendo il potenziale produttivo. Evitando/riducendo gli impatti negativi sull’uomo e sull’ambiente cercando altresì di fornire apprezzabili benefici generali (servizi ecosistemici) come ad esempio una elevata biodiversità.

La biodiversità consente condizioni adatte per api e impollinatori in generale nonché un paesaggio gradevole e utilizzabile per diverse attività gli interventi di maggior impatto ed evitare o ridurre il rilascio di sostanze in zone naturali.

Questo in una logica sinergica in cui le strategie sostenibili sono applicate insieme (pacchetto di pratiche sostenibili), cercando di applicare modelli previsionali che prevedano con anticipo l’evoluzione dell’agro-ecosistema con tutte le sue interazioni. In sostanza:

  • applicazione rigorosa e avanzata dei principi di Difesa integrata;
  • adozione dell’Agricoltura Conservativa Flessibile (i cui pilastri sono rotazione, minimo impatto delle lavorazioni che in ogni caso eviato l’inversione degli strati, copertura continua del terreno con residui e colture di copertura) supportata dalle tecnologie dell’Agricoltura di precisione che tra l’altro contribuisce a evitare distribuzioni fuori target e sovrapposizioni.

Nell’Azienda Vallevecchia – Caorle per mezzo dell’applicazione dei principi della Difesa integrata già da tempo non si utilizzano insetticidi chimici di sintesi sull’intera superficie aziendale. E si applicano protocolli che consentono di ridurre anche gli altri fitofarmaci».

Programma Life Ambiente

Voi partecipate al Programma LIFE Ambiente, in che cosa consiste?

«Il programma LIFE, nato nel 1992, è uno strumento europeo per finanziare progetti per l’ambiente e per la problematica del cambiamento climatico. Tra l’altro vengono finanziati progetti selezionati per migliorare la conservazione della natura e della biodiversità, dell’ambiente in generale nonché per migliorare le politiche di gestione dell’ambiente. I progetti sono significativamente cofinanziati dai partner che lo propongono.

Veneto Agricoltura è tra le istituzioni che, a livello europeo, hanno più onorato il programma LIFE; non solo molti progetti presentati e approvati /malgrado la elevata competizione), tutti portati correttamente a buon fine, sin dalle prime fasi della programmazione; ma anche progetti particolarmente innovativi e che sono diventati solido riferimento nel settore

All’entrata di Vallevecchia – Caorle, azienda +LIFE d’Europa, un cartello, autorizzato dalle autorità europee, celebra un fatto unico: la realizzazione quasi simultanea in un’unica azienda di tre progetti LIFE+ sinergici tra loro (componenti di un unica idea di convivenza tra natura e agricoltura sostenibile)».

WSTORE2 ed HELPSOIL sono stati premiati come Best LIFE Project 2016-2017.
AGRICARE è stato preso come esempio di Agricoltura di precisione dalla trasmissione SUPERQUARK di Piero Angela. Guarda il video QUI.

spot_img
spot_img
Articoli recenti

Pesce d’allevamento 

- Abbonati alla nostra rivista cartacea -spot_img

ARTICOLI CORRELATI
Annuncio pubblicitariospot_img