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Stacca la spina, allaccia la cintura e metti in moto

Dalla benzina verde alla mobilità verde. Perché, in quanto tempo e con quali risorse e costi

Ecco alcune delle domande rivolte al Dottor Poggio di Legambiente Green Mobility, le risposte sono contenute nel breve video, qui sotto.

Dottor Poggio, io vivo in una delle zone più inquinate d’Europa: la Pianura Padana. Non so se consolarmi nelle leggere alcuni dati tratti da pubblicazioni ufficiali:

  • la maggioranza della popolazione europea respira aria di scarsa qualità (EAA e OMS),
  • un europeo su 4 soffre per il rumore da traffico.
  • In Italia: 50 ml di veicoli, 37 ml di auto. Età media camion: quasi 20 anni.

«Mal comune non è qui mezzo gaudio», credo da sempre sia un detto sbagliato, come può un male lasciarmi mediamente soddisfatto? Il male comune ci distrugge tutti, sbaglio?

Se è possibile, com’è possibile cambiare modello?

Da dove le è venuto questo interesse per i veicoli green e quando? Sa, ho visto alla televisione, un modello di auto elettrificata americana del 1912 o giù di lì, aveva i parafanghi in cuoio. Nel 1912 la tecnologia elettrica? Incredibile. Perché si è preferita, invece, la tecnologia del motore a scoppio?

Le risulta che il veicolo green, elettrico, non sia proprio ecologico (solo il veicolo a spinta avrebbe impatto zero)?

Considerando che, oltre alle auto, anche altri veicoli potrebbero essere elettrificati, come si può pianificare e attuare un salto di specie così impressionante? Solo in Italia bisognerebbe rottamare 50 milioni di veicoli… lei crede sia un’utopia o ce le potremmo anche fare in tempi ragionevoli?

Un dubbio che non viene solo a me: elettrifichiamo tutto! Motori, riscaldamento, eccetera. Ma da dove la si ricava tutta questa energia elettrica pulita visto che, se di cambiamento si deve parlare e per evitare il collasso del clima, dovrebbe essere elettrificato il mondo intero?

Le domande sono queste, le risposte sensate del responsabile di Legambiente sono racchiuse nel video.

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