In Italia c’è chi protesta per il diritto alla mobilità: ogni cittadino deve poter essere libero di circolare con le sue tonnellate inquinanti di acciaio e gomma e parcheggiare sotto casa…
In Olanda la pensano diversamente e inquadrano soluzioni per il diritto alla salute dei cittadini che permetta una mobilità sostenibile.
La bicicletta è un simbolo della cultura olandese tanto quanto le pale dei mulini a vento.
Solo nella capitale Orange circolano quasi un milione di biciclette e, ogni giorno, i suoi cittadini compiono circa 600.000 spostamenti urbani in bici sfidando un clima non proprio temperato.
I Paesi Bassi (cosiddetti perché larga parte della loro superficie è posta sotto il livello del mare) sono abituati a cercare soluzioni innovative per trovare spazio vivibile. Con una lunga storia di pianificazione urbana creativa, Amsterdam ha aperto due nuovi parcheggi per biciclette. Non costruiti sopra o sottoterra, questa volta, ma direttamente e letteralmente sott’acqua.
Entrambi i nuovi garage ospitano un totale di 11.000 biciclette.
Il ministro olandese delle Infrastrutture, Vivianne Heijnen, presente al lancio della nuova struttura nei pressi della Centraal Station di Amsterdam ha dichiarato:
«Queste rimesse per biciclette sott’acqua sono state realizzate in modo molto intelligente. Fortunatamente, noi nei Paesi Bassi abbiamo molte conoscenze e competenze quando si tratta di acqua e permettiamo anche di costruire in aree dove c’è molta acqua. Ciò consente un uso ottimale dello spazio in un piccolo paese come l’Olanda».
Entrambi i parcheggi sono vicini agli snodi dei trasporti ferroviari, dove circa il 30% dei pendolari arriva ad Amsterdam con le biciclette a seguito.
Un diritto alla mobilità sostenibile, a misura di essere umano.
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