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Prevenire il cancro: i consigli di un oncologo 

«La mia storia familiare di cancro è impressionante, e non in senso positivo. Mia madre ha un tumore ai polmoni e sia a suo fratello che a sua madre è stata diagnosticata la leucemia. Da parte di mio padre, invece, suo padre aveva un tumore alla prostata e sua madre un tumore alle ovaie. Questo è uno dei motivi per cui ho deciso di specializzarmi in oncologia quando sono diventato medico». 

In un’intervista rilasciata al Washington Post*, Mikkael A. Sekeres, oncologo e professore di Ematologia al Sylvester Comprehensive Cancer Center dell’Università di Miami, ha condiviso le sue abitudini quotidiane per consigliare come ridurre il rischio di sviluppare un tumore. La sua storia familiare, segnata da numerosi casi di cancro, lo ha spinto a cercare soluzioni concrete per proteggere la propria salute. 

Sekeres sottolinea come circa il 40% dei casi di cancro sia associabile a fattori di rischio modificabili attraverso lo stile di vita. Partendo da questa premessa, l’oncologo illustra una serie di accorgimenti che chiunque può adottare per contribuire alla prevenzione personale del cancro.

Protezione solare: uno scudo contro i raggi UV 

Sekeres ha fatto della protezione solare una priorità.  

«Alla facoltà di medicina mi hanno mostrato due foto che mi hanno segnato: un uomo anziano con una pelle liscia e luminosa, e una donna più giovane con un viso segnato dalle rughe, come se avesse vissuto una vita molto più lunga. La differenza era evidente: la prima aveva sempre evitato il sole, la seconda no.» 

Da quel giorno, l’oncologo applica quotidianamente una protezione solare ad ampio spettro, anche in città e nelle giornate nuvolose. Inoltre, indossa sempre un cappello e occhiali da sole quando si espone al sole.  

«La radiazione ultravioletta è uno dei principali fattori di rischio per il melanoma e altri tipi di tumore della pelle», sottolinea Sekeres. 

Alcol: un bicchiere in meno, un rischio in meno 

«Mi piace bere una birra alla fine della giornata, ma sono consapevole dei rischi legati al consumo eccessivo di alcol» afferma Sekeres.  

E se i bicchieri fossero azzerati? 

Emanuele Scafato, Direttore Osservatorio nazionale alcol, Istituto Superiore di Sanità, Centro nazionale dipendenze e doping, Centro Oms per la ricerca sull’alcol, firma una raccomandazione molto ben supportata da studi scientifici in merito: 

L’alcol: un veleno dolce 

Il messaggio che emerge con forza dagli studi scientifici più recenti è inequivocabile: l‘alcol, in qualsiasi quantità, rappresenta una minaccia per la nostra salute. Sebbene sia una sostanza legale e socialmente accettata, è bene ricordare che si tratta di un potente tossico in grado di danneggiare numerosi organi e sistemi del nostro corpo. 

Il mito del bicchiere di vino al giorno 

Per lungo tempo si è diffusa la convinzione che un consumo moderato di alcol, soprattutto vino rosso, potesse avere effetti benefici per la salute cardiovascolare. Tuttavia, le evidenze scientifiche più aggiornate hanno messo in discussione questa credenza. Se è vero che alcune sostanze presenti nel vino possono avere effetti antiossidanti, i danni provocati dall’alcol superano di gran lunga questi benefici. 

I rischi per la salute 

Il consumo di alcol è associato a un’ampia gamma di problemi di salute, tra cui: 

  • Tumori: L’alcol è un noto agente cancerogeno, collegato allo sviluppo di tumori al cavo orale, alla faringe, all’esofago, allo stomaco, al colon-retto, al fegato, alla mammella e ad altri organi. 
  • Malattie cardiovascolari: Sebbene un consumo moderato di alcol possa sembrare protettivo per il cuore, questo effetto è controbilanciato da altri rischi, come l’aumento della pressione sanguigna e l’aritmia cardiaca. 
  • Cirrosi epatica: L’alcol è una delle principali cause di cirrosi epatica, una grave malattia del fegato che può portare alla morte. 
  • Danni al sistema nervoso: L’alcol può danneggiare il cervello e causare problemi di memoria, apprendimento e coordinazione. 
  • Incidenti: L’alcol è una delle principali cause di incidenti stradali, infortuni domestici e violenze. 
Perché non esiste una soglia sicura? 

L’alcol viene metabolizzato dal fegato, ma la capacità di questo organo di smaltire la tossina è limitata. Anche piccole quantità di alcol possono causare danni a livello cellulare, danneggiando il DNA e inibendo i meccanismi di riparazione. Inoltre, l’effetto dell’alcol varia da persona a persona, in base a fattori come l’età, il sesso, il peso corporeo e la presenza di altre malattie.  

La prevenzione è fondamentale 

Per ridurre i rischi legati al consumo di alcol, è fondamentale adottare comportamenti responsabili. Questo significa: 

  • Limitare o eliminare il consumo di alcol: L’astensione totale è la scelta più sicura per la salute. 
  • Informarsi sui rischi: Conoscere i danni che l’alcol può provocare è il primo passo per prendere decisioni consapevoli. 
  • Prevenire il consumo di alcol nei giovani: È fondamentale educare i giovani sui rischi dell’alcol e promuovere stili di vita sani. 
  • Supportare chi ha problemi con l’alcol: Le persone che hanno difficoltà a controllare il proprio consumo di alcol devono essere aiutate a superare la dipendenza. 

Fumo: un nemico da sconfiggere 

«Il fumo è la principale causa prevenibile di cancro» afferma con fermezza Sekeres. La sua esperienza personale lo ha reso ancora più consapevole dei danni causati dal tabacco.  

«Ho visto i miei nonni lottare contro il cancro ai polmoni e ho capito che dovevo fare tutto il possibile per evitare di commettere lo stesso errore». 

Attività fisica: un toccasana per il corpo 

L’esercizio fisico regolare è un altro pilastro della prevenzione del cancro, secondo Sekeres.  

«Cerco di dedicare almeno 30 minuti al giorno all’attività fisica, anche solo una passeggiata a passo svelto. È un modo per scaricare lo stress e per mantenere il corpo in forma.» 

Alimentazione equilibrata: un’arma vincente 

L’alimentazione gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione del cancro. Sekeres consiglia di consumare abbondanti quantità di frutta e verdura, limitare la carne rossa e lavorata e ridurre al minimo il consumo di cibi ultra processati.  

«Una dieta equilibrata fornisce all’organismo tutti i nutrienti necessari per funzionare al meglio e per proteggersi dalle malattie» spiega l’oncologo. 

Conclusioni 

Le abitudini di vita di Mikkael A. Sekeres dimostrano che è possibile ridurre significativamente il rischio di sviluppare un tumore adottando semplici accorgimenti quotidiani. Proteggersi dal sole, limitare o cessare definitivamente il consumo di alcol e fumo, fare attività fisica regolarmente e seguire un’alimentazione sana sono scelte che possono fare la differenza. 

La prevenzione del cancro è un impegno di tutti. Seguendo le indicazioni degli esperti e adottando uno stile di vita sano, possiamo contribuire a ridurre l’impatto di questa malattia sulla società 

Cfr. I’m an oncologist. Here’s what I do to reduce my own cancer risk.

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