Continua la nostra inchiesta sulle cause non genetiche che favoriscono l’insorgenza di malattie cancerogene. Il Dottor Raniero Facchini, autore di un libro molto dettagliato sul tema, risponde ad alcune nostre domande.
Dottor Facchini, potrebbe spiegarci quali sono le principali cause non genetiche che favoriscono l’insorgenza di malattie cancerogene legate allo stile di vita, in particolare riguardo all’alimentazione?
«Tra le varie cause non genetiche che possono influenzare lo sviluppo di patologie cancerogene, l’alimentazione gioca un ruolo predominante. Ogni volta che assumiamo cibo, entriamo in contatto con sostanze potenzialmente cancerogene.
Ad esempio, alcune sostanze naturalmente presenti in alimenti come spinaci (nitrati), funghi (idralazine) e patate (alcaloidi) potrebbero essere associate a un rischio di cancro se consumate in modo eccessivo o se sottoposte a processi di preparazione e conservazione inadeguati».
Può citare alcuni esempi di processi volti alla preparazione e alla conservazione degli alimenti che possono aumentare il rischio di cancro?
«Ci sono diversi processi che possono rendere gli alimenti più cancerogeni. Ad esempio, la cottura ad alte temperature, come la frittura o la grigliatura della carne e del pesce, può creare composti cancerogeni come le amine aromatiche eterocicliche e gli idrocarburi aromatici policiclici.
Anche l’affumicatura di carne e pesce può produrre idrocarburi aromatici policiclici nocivi. Inoltre, la conservazione degli alimenti può essere problematica se non adeguatamente gestita, come nel caso dell’ammuffimento dei cereali e della frutta secca, che può portare alla formazione di micotossine, come le aflatossine».
Qual è il ruolo dei dolcificanti artificiali nella dieta e il loro possibile legame con il cancro?
«I dolcificanti artificiali sono stati oggetto di dibattito per decenni riguardo al loro possibile legame con il cancro. Tuttavia, finora gli studi condotti sono stati limitati principalmente ad animali, e non ci sono prove conclusive che collegano direttamente l’uso di dolcificanti artificiali al cancro nell’uomo.
Tuttavia, è importante notare che alcuni dolcificanti artificiali come l’aspartame potrebbero rappresentare rischi per persone con malattie genetiche come la fenilchetonuria, che impediscono la corretta metabolizzazione di tali sostanze».
Esistono molti dolcificanti naturali, eccone alcuni:
- Stevia: è un’erba originaria del Sud America. È circa 200 volte più dolce dello zucchero e non contiene calorie. La stevia non aumenta i livelli di zucchero nel sangue; quindi, è una buona scelta per i diabetici o per chi cerca di perdere peso.
- Eritritolo: è un dolcificante alcolico che viene estratto dallo zucchero. Come la stevia, non contiene calorie e non aumenta i livelli di zucchero nel sangue. L’eritritolo ha anche un effetto di raffreddamento, quindi è spesso usato nei chewing gum e nei dolci freddi.
- Xilitolo: è un altro dolcificante alcolico che viene estratto dal legno di betulla. Ha circa lo stesso potere dolcificante dello zucchero e contiene circa il 60% delle calorie. Lo xilitolo è anche benefico per la salute dei denti, in quanto può aiutare a prevenire la carie.
- Frutto del monaco: è un frutto originario della Cina sudorientale. È circa 300 volte più dolce dello zucchero e non contiene calorie. Il frutto del monaco è anche una buona fonte di antiossidanti.
- Sciroppo d’acero: è uno sciroppo ricavato dalla linfa degli alberi di acero. È un dolcificante naturale più sano dello zucchero perché contiene minerali come manganese, zinco e potassio. Lo sciroppo d’acero è anche una buona fonte di antiossidanti.
È importante notare che, sebbene questi dolcificanti naturali siano più sani dello zucchero, dovrebbero comunque essere consumati con moderazione. Come qualsiasi altro cibo, possono contribuire all’aumento di peso se consumati in eccesso.
Quali precauzioni consiglia riguardo all’uso di dolcificanti artificiali considerando il dibattito scientifico in corso in relazione al cancro?
«Fino a quando il dibattito scientifico non sarà chiaro, è consigliabile adottare precauzioni nell’uso di dolcificanti artificiali, limitandone il consumo o eliminandoli dalla dieta quando possibile. È importante essere consapevoli delle possibili implicazioni per la propria salute e prendere decisioni informate in merito al loro utilizzo».
Quali sono le principali raccomandazioni per ridurre il rischio di esposizione a sostanze potenzialmente cancerogene attraverso l’alimentazione?
«Per ridurre il rischio è consigliabile seguire una dieta equilibrata e varia, limitando il consumo di alimenti processati e riducendo al minimo i processi di cottura ad alte temperature. Inoltre, è importante prestare attenzione alla corretta conservazione degli alimenti per evitare la formazione di sostanze nocive. Infine, mantenere uno stile di vita sano e attivo può contribuire a ridurre il rischio complessivo di sviluppare patologie cancerogene legate all’alimentazione.
Dottor Facchini, potrebbe fornirci maggiori dettagli sui dolcificanti artificiali più comunemente utilizzati nell’industria alimentare e sui potenziali rischi associati al loro consumo?
«I dolcificanti artificiali sono ampiamente utilizzati nell’industria alimentare per conferire dolcezza ai prodotti senza aggiungere calorie. Tuttavia, alcuni di essi sono stati oggetto di dibattito per quanto riguarda i potenziali rischi per la salute. Ecco una panoramica dei principali dolcificanti artificiali e dei loro rischi associati:
- Aspartame: È uno dei dolcificanti artificiali più comunemente utilizzati. Il suo uso è stato associato a controversie riguardanti il possibile aumento del rischio di cancro e altri effetti avversi sulla salute. Tuttavia, le prove scientifiche sono ancora inconcludenti e ulteriori studi sono necessari per valutarne appieno la sicurezza.
- Saccarina: È uno dei dolcificanti artificiali più antichi e viene utilizzato in una varietà di prodotti alimentari e bevande. Anche la saccarina è stata oggetto di controversie riguardo al suo potenziale effetto cancerogeno. Tuttavia, la sua sicurezza è stata rivalutata nel corso degli anni, e attualmente è considerata sicura per il consumo umano dalla maggior parte delle autorità regolatorie.
- Sucralosio: È un dolcificante senza calorie derivato dallo zucchero. È stato oggetto di numerosi studi sulla sicurezza, e attualmente è considerato sicuro per il consumo umano dalla maggior parte delle autorità regolatorie.
- Acesulfame di potassio: È un altro dolcificante senza calorie comunemente utilizzato nell’industria alimentare. Anche se sono stati sollevati dubbi sulla sua sicurezza, numerosi studi hanno confermato la sua sicurezza per il consumo umano quando utilizzato nei limiti consentiti.
- Ciclamato di sodio: È stato bandito in diversi paesi a causa delle preoccupazioni riguardanti il suo potenziale effetto cancerogeno. Tuttavia, in molti altri paesi è ancora ampiamente utilizzato come dolcificante. La sua sicurezza è ancora oggetto di dibattito e ulteriori studi sono necessari per valutarne appieno i potenziali rischi per la salute.
In generale, è importante prestare attenzione alla quantità e alla frequenza di consumo di dolcificanti artificiali e fare attenzione a eventuali effetti collaterali o reazioni avverse. Consultare un professionista sanitario qualificato per ulteriori informazioni e consigli personalizzati sarebbe consigliabile per coloro che sono preoccupati per l’uso di dolcificanti artificiali.