Chiariamo subito una cosa: la psoriasi non e contagiosa. Mai.
Purtroppo, lo stigma sociale che colpisce chi ne soffre non è ancora superato, e ciò porta molte persone a evitare qualsiasi contatto fisico con chi mostra determinate lesioni sulla pelle, che non sono assolutamente infettive.
Sono la conseguenza della risposta infiammatoria che caratterizza questa malattia.
In Italia oltre 1 milione e mezzo di persone è affetto da psoriasi.
Talora compare in forma lieve-moderata, altre volte si manifesta in forme gravi diffuse a tutta la pelle e che spesso interessano anche le articolazioni determinando la cosiddetta artrite psoriasica.
Importanti novità sono emerse nell’ultimo Congresso nazionale di Aideco (Associazione italiana dermatologia e cosmetologia), dove sono stati discussi i progressi dermatologici per curare una patologia molto diffusa.
Un Congresso per fare il punto
Studi recenti evidenziano l’importanza di associare terapie locali, sulle parti del corpo interessate,(dette topiche) a farmaci sistemici (i quali, una volta assunti, raggiungono l’organismo nel suocomplesso) che si differenziano in farmaci di origine chimica o biologica.
Le terapie sistemiche permettono di raggiungere risultati buoni più velocemente e mantenere più a lungo l’effetto terapeutico, soprattutto in aree particolarmente resistenti.
“Questa malattia è spesso invalidante anche quando colpisce solo la pelle perché facilmente visibile in zone come il volto, le mani o il cuoio capelluto”, ci spiega il professor Leonardo Celleno, dermatologo e presidente di Aideco.
“Un’altra caratteristica negativa della psoriasi è la sua cronicità, che costringe alla quotidiana applicazione di farmaci e cosmetici sulle parti interessate e alle terapie farmacologiche continue, senza le quali, purtroppo, chi ne è affetto recidiva continuamente.
Ma oggi finalmente la psoriasi può essere validamente curata”, prosegue Celleno, “così come è emerso durante il 13° convegno Nazionale di Aideco. I relatori – Clara De Simone e Enzo Berardesca – chiariscono bene come la terapia topica farmacologica (es. calcipotriolo e betametasone) assieme a un valido trattamento cosmetico (cheratolitici, detergenti per pelle e capelli, idratanti, creme emollienti) siano in grado di controllare agevolmente le forme semplici moderate”.
L’offerta terapeutica
“La scelta terapeutica nella psoriasi viene effettuata in base alla gravità clinica della malattia e alla qualità della vita, ma è condizionata anche da altri fattori, come la localizzazione in sedi sensibili”, dice la professoressa Clara De Simone, docente di dermatologia dell’università Cattolica del Sacro Cuore di Roma.
Come sottolinea il professor Enzo Berardesca, specialista dermatologo di Roma, “I farmaci biologici hanno rivoluzionato in questi anni l’approccio alla terapia della psoriasi, garantendo ottimi risultati e un buon gradimento anche da parte dei pazienti nelle situazioni più difficili. Ecco spiegato il motivo per cui molti malati tendono, di conseguenza, a rinunciare all’utilizzo di prodotti topici, da loro considerato complessi, a volte costosi e generalmente poco efficaci”.
Il legame con lo stress
Come accertato ormai da più ricerche, esiste un profondo legame tra sistema nervoso centrale e pelle. Lo stress può infatti attivare l’infiammazione della malattia psoriasica e accentuarne i sintomi.
Non a caso ben il 90% dei pazienti ricorda un evento stressante dopo il quale sono comparse le prime chiazze. Altri fattori che possono concorrere alla gravita e alla progressionedella malattia sono:
- il fumo
- l’obesità e la presenza di altre patologie
Psoriasi e alimentazione
Un binomio spesso sottovalutato è anche quello che riguarda la psoriasi e l’alimentazione sana, le quali “viaggiano sullo stesso binario”, come conferma il professor Antonino Di Pietro, specialista in Dermatologia e Venereologia e direttore dell’Istituto Dermoclinico “Vita Cutis” di Milano. “Seguire la classica dieta mediterranea offre un grande contributo nella lotta contro la malattia, poiché una simile dieta agisce sulla psoriasi contribuendo a prevenirne l’insorgenza e a ridurne l’incidenza.
In pratica, l’ideale è limitare il consumo di cibi quali:
- burro
- formaggi
- carni rosse
- insaccati.
In una dieta per la psoriasi vanno invece preferiti alimenti come frutta, verdura e pesce, essendo quest’ultimo ricco di grassi Omega 3 che svolgono una significativa azione antinfiammatoria”.
Possiamo quindi dire che sono giunti tempi duri per la psoriasi? “Qualora la gravità della malattia sia troppo rilevante, il ricorso ai nuovi farmaci cosiddetti ‘biologici’ permette, nella stragrande maggioranza dei casi, di metterla sotto controllo”, risponde Celleno.
Tali farmaci, dispensati dal Servizio sanitario regionale, devono sempre essere prescritti; possiamo confermare che hanno rivoluzionato la terapia della psoriasi rendendola, se non definitivamente guaribile, facilmente controllabile anche nei casi gravi”.
La pelle più curata
♦ La psoriasi è una patologia infiammatoria che nella maggior parte dei casi si manifesta con papule e placche ben circoscritte, eritematose e ricoperte da squame argentee. Le cause sono diverse e includono anche la predisposizione genetica. Ma i fattori scatenanti sono parecchi e complessi, e comprendono i traumi, le infezioni e alcuni farmaci.
♦ Secondo recenti studi, in Italia si registrano 2,3 casi di psoriasi per 1.000 persone all’anno e sono quindi oltre 1,5 milioni a convivere con questa patologia.
♦ Ricerche recenti hanno evidenziato l’importanza di associare terapie topiche a farmaci sistemici, anche biologici, per riuscire a raggiungere risultati di efficacia e sicurezza più velocemente, e allo stesso tempo mantenere più a lungo l’effetto terapeutico soprattutto in aree particolarmente resistenti.
Regole d’oro
1. Indossate indumenti leggeri per stare freschi ed evitate la pressione della stoffa che sfrega la pelle. A questo proposito esistono materiali idonei a base di teflon che garantiscono la funzionalità del tessuto.
2. Evitate gli abiti troppo stretti, con elastici e bottoni che possono creare piccoli traumi o irritazioni.
3. Prestate la massima attenzione ai traumi fisici: rasature, tatuaggi, escoriazioni, ferite da taglio possono indurre o riacutizzare la psoriasi.
4. Mantenete la pelle il più possibile pulita e ben idratata con creme emollienti, per prevenire prurito e arrossamenti.
5. Non grattate le lesioni, alleviando invece il prurito mediante l’applicazione di creme e oli idonei.
6. Per asciugarsi tamponate con un asciugamano senza strofinare.
7. Usate detergenti adeguati, che non favoriscano l’insorgere della psoriasi.
8. Seguite un regime alimentare equilibrato e mantenete il peso-forma.
9. Diffidate delle cure “miracolose”, soprattutto quelle proposte sui social, che promettono la guarigione.
10. Non vergognatevi mai della vostra condizione e non sentitevi, irragionevolmente, in colpa.
Associazioni in difesa dei pazienti
- Adipso (Associazione per la difesa degli psoriasici). E nata nel 1989 per dare un supporto concreto alle persone affette da psoriasi e artrite psoriasica. Si propone d’informare il paziente sulle terapie esistenti, educare l’opinione pubblica, difendere i diritti e promuovere la ricerca genetica.
Info: numero verde 800/031566, segreteria@adipso.org, www.adipso.org
- Gli amici della pelle. Associazione molto attiva soprattutto in Lombardia e Piemonte a sostegno dei malati di psoriasi e altre malattie croniche della pelle. Info: info@anapweb.it, www.anapweb.it
- Apiafco (Associazione psoriasici italiani amici Fondazione Corazza). Ha sede a Bologna ma e operativa a livello nazionale e internazionale per offrire sostegno finanziario alla ricerca scientifica sulla psoriasi e sulle sue complicanze.
Info: segreteria@apiafco.org, www.apiafco.org.