Nello scenario complesso del corpo umano, una delle aree più intriganti e ancora parzialmente compresa è rappresentata dalle viscere profonde dell’intestino.
Quest’organo, sebbene spesso sottovalutato, svolge un ruolo fondamentale per il nostro benessere, dalla digestione, alla salute del sistema immunitario.
- Cosa accade quando l’età inizia a far sentire i suoi effetti e il microbiota intestinale subisce cambiamenti?
- Quali impatto ciò potrebbe avere sulla potenziale insorgenza del cancro?
Il vocabolario dell’intestino
Termine | Definizione |
Microbiota | La comunità di microrganismi che vivono in un certo ambiente. Nel contesto intestinale, si riferisce ai microrganismi che popolano il tratto gastrointestinale. |
Microbioma | L’insieme dei geni dei microrganismi presenti nel microbiota. Il microbioma intestinale è l’insieme dei geni dei microrganismi presenti nell’intestino. |
Microrganismi | Organismi microscopici, tra cui batteri, virus, funghi e altri microorganismi, che costituiscono il microbiota intestinale. |
Biodiversità | La varietà di specie e ceppi di microrganismi all’interno del microbiota intestinale. Una maggiore biodiversità è spesso associata a una migliore salute intestinale. |
Simbiosi | L’interazione reciproca tra gli ospiti (come l’essere umano) e i microrganismi nel microbiota, che può avere effetti benefici su entrambi. |
Prebiotici | Sostanze presenti nei cibi che favoriscono la crescita e l’attività dei microrganismi benefici nell’intestino. |
Probiotici | Microrganismi benefici, spesso batteri, che possono essere introdotti nell’intestino tramite integratori o cibi fermentati per promuovere la salute intestinale. |
Disbiosi | Uno squilibrio nella composizione del microbiota intestinale, spesso associato a condizioni di salute compromessa. |
Fermentazione | Il processo attraverso il quale i microrganismi nel microbiota metabolizzano i carboidrati in composti come acidi grassi a catena corta e gas. |
Produzione di vitamine | Alcuni microrganismi intestinali sono capaci di sintetizzare vitamine, come la vitamina K e alcune vitamine del gruppo B. |
Secondo cervello
L’intestino, spesso definito il “secondo cervello“, ospita una vasta gamma di microrganismi che collaborano in un ecosistema intricato. Con il passare degli anni, l’intestino subisce cambiamenti sia strutturali che funzionali, creando un contesto propizio a diverse malattie, tra cui può trovare spazio il cancro.
Fibroblasti
Recenti scoperte scientifiche hanno gettato nuova luce sul ruolo dei fibroblasti, cellule tissutali onnipresenti nell’intestino invecchiato.
La Dottoressa Koliaraki e il suo team hanno scelto di concentrarsi su questi attori cellulari enigmatici, cercando di capire se le loro attività possano favorire un ambiente predisposto all’insorgenza del cancro.
Strategia preventiva
Attraverso sofisticate tecniche di laboratorio, esperimenti innovativi e l’uso di modelli organoidi -simulazioni in miniatura di tessuti viventi, il gruppo si è impegnato a decifrare le interazioni tra i fibroblasti, il microbiota e l’età. Questo esperimento, non ancor ultimato, potrebbe gettare nuova luce sul come il cambiamento delle dinamiche cellulari possa contribuire alla predisposizione al cancro intestinale, aprendo la strada a possibili strategie preventive e diagnostiche.
Intervista
Intervistata da Nature portfolio, la Dottoressa Vasiliki Koliaraki dell’Alexander Fleming Biomedical Sciences Research Center di Vari, in Grecia, ha dichiarato quanto segue:
«Abbiamo esaminato il comportamento dei fibroblasti in una vasta gamma di situazioni, dal cancro ai disturbi infiammatori. Ma l’intestino rimane ancora un territorio poco esplorato, soprattutto per quanto riguarda gli effetti dell’età».
Quali sono le cause di questi cambiamenti nell’intestino?
«L’età gioca un ruolo importante, ma anche la dieta, i farmaci e persino l’attività fisica. Inoltre, l’infiammazione cronica nell’intestino potrebbe svolgere un ruolo chiave, influenzando la permeabilità della barriera intestinale e permettendo ai microbi e ai loro prodotti di penetrare all’interno dei tessuti».
L’equipe sta raccogliendo una vasta quantità di dati, cercando di creare una mappa delle interazioni tra microbi, fibroblasti e cellule staminali intestinali. Sebbene i risultati siano ancora in fase di ricerca, gli studiosi sono ottimisti riguardo alle possibili applicazioni pratiche vista la possibilità di scoprire chiavi molecolari che permetteranno di individuare precocemente segnali di pericolo nel nostro intestino.
E la ricerca continua…
Fonte: Could changes to our guts as we age give cancer the edge? Nature portfolio.