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Diarrea. Cause e rimedi

Google è il nuovo medico di famiglia degli italiani? 

Quasi un terzo dei nostri connazionali (27%) si affida a Internet per diagnosticare i propri malesseri, ma attenzione: il fai da te può essere pericoloso! 

Secondo dati recenti, il termine “diarrea” regna sovrano tra le ricerche mediche online, con oltre un milione di digitazioni e click sui vari motori di ricerca.  

Cercare informazioni su internet non è necessariamente un male, anzi, può essere un buon punto di partenza (noi di VeS siamo sul WEB), ma è fondamentale non fermarsi davanti a un monitor.  

Un medico esperto, con una visita accurata e un’anamnesi completa, può fornire una diagnosi molto più precisa e un eventuale trattamento adeguato. Intanto, proviamo a mettere le cose in ordine.

Perché la diarrea? 

La diarrea è un disturbo comune che colpisce persone di tutte le età. Si caratterizza da feci molli, liquide o acquose, spesso accompagnate da crampi addominali, nausea e vomito. La durata può variare da poche ore a diverse settimane, a seconda della causa sottostante. 

Da cosa è causata? 

Le cause della diarrea sono diverse e possono essere suddivise in: 

  • Infezioni: virus, batteri o parassiti che attaccano l’intestino, come il rotavirus, il norovirus o il batterio Escherichia coli (E. coli) 
  • Intossicazioni alimentari: dovute all’ingestione di cibi contaminati da batteri, virus o tossine 
  • Malattie infiammatorie intestinali: come il morbo di Crohn o la colite ulcerosa 
  • Farmaci: alcuni medicinali, come gli antibiotici, possono causare diarrea come effetto collaterale 
  • Sensibilità alimentari: come l’intolleranza al lattosio o la celiachia 
  • Stress: può causare diarrea in alcune persone. 

Campylobatteriosi 

La diarrea può essere causata, come appena elencato, da una varietà di fattori, tra queste le infezioni batteriche come la campylobatteriosi. Questa malattia infettiva, causata dal batterio Campylobacter, è in aumento in tutto il mondo e rappresenta un problema di salute pubblica di notevole impatto. 

Campylobacter è un genere di batteri a forma di bastoncino ricurvo o spiraliforme, Gram negativi (colorazione che assumono con un test specifico). Sono microrganismi pericolosi perché responsabili della campylobatteriosi, una malattia infettiva che colpisce l’apparato gastrointestinale. 

La campylobatteriosi è una delle principali cause di diarrea batterica a livello mondiale, diffusa tanto nei paesi sviluppati quanto in quelli in via di sviluppo. Le specie più comuni che causano infezione nell’uomo sono Campylobacter jejuni e Campylobacter coli. 

Trasmissione della campylobatteriosi 

La trasmissione dell’infezione avviene principalmente attraverso il consumo di cibo o acqua contaminati da feci di animali infetti. Ecco alcuni esempi: 

  • Carne di pollo cruda o mal cotta: la fonte più comune di contagio 
  • Latte non pastorizzato 
  • Frutta e verdura contaminate 
  • Acqua contaminata 
  • Contatto con animali domestici infetti 

Sintomi e diagnosi 

I sintomi della campylobatteriosi includono diarrea, dolori addominali, febbre, mal di testa, nausea e vomito. In alcuni casi, la malattia può portare a complicazioni più gravi, come meningite, endocarditi e aborti settici. La diagnosi definitiva viene effettuata solo attraverso l’analisi microbiologica di campioni clinici. 

Trasmissione e prevenzione 

Per prevenire la campylobatteriosi, è importante seguire le seguenti precauzioni: 

  • Lavare accuratamente le mani con acqua e sapone, soprattutto prima di maneggiare il cibo e dopo aver usato il bagno. 
  • Cuocere a fondo la carne di pollame e altri alimenti a rischio. 
  • Evitare di consumare latte e latticini non pastorizzati. 
  • Lavare accuratamente frutta e verdura prima di consumarle. 
  • Evitare il contatto con animali domestici infetti. 

(Cfr. epicentro.iss.it/en/campylobacter/). 

C’è un incremento anche nei paesi occidentali? 

Sì, la diarrea è un problema comune anche nei paesi occidentali. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), ogni anno circa 2 miliardi di persone nel mondo soffrono di diarrea acuta, con un maggior numero di casi nei bambini. 

È dovuta alle scelte alimentari e allo stile di vita in generale? In parte sì.  

Una dieta povera di fibre e ricca di cibi grassi e zuccherati può aumentare il rischio di diarrea. Inoltre, uno stile di vita sedentario e lo stress possono contribuire ad acuire il problema. 

Quali i rimedi naturali e non farmacologici per evitarla e per stoppare le scariche? 

Oltre ai farmaci antidiarroici, esistono diversi rimedi naturali e non farmacologici che possono aiutare a prevenire e trattare la diarrea: 

  • Reidratazione: è fondamentale bere molta acqua o soluzioni elettrolitiche per compensare la perdita di liquidi e sali minerali. 
  • Dieta BRAT: banane, riso, mele e toast sono cibi facili da digerire che possono aiutare a solidificare le feci. 
  • Probiotici: i fermenti lattici possono aiutare a ripristinare la flora intestinale e ridurre la diarrea. 
  • Zinco: questo minerale può aiutare a ridurre la durata della diarrea. 
  • Riso integrale: ricco di fibre, può aiutare a solidificare le feci. 
  • Camomilla: ha proprietà antinfiammatorie e può aiutare a calmare i crampi addominali. 

Novità sugli studi e sui possibili rimedi? 

La ricerca sulla diarrea è in costante evoluzione, con l’obiettivo di sviluppare nuovi modi per prevenire, trattare e curare la malattia. Alcune delle aree di ricerca più promettenti includono: 

Vaccini: vengono sviluppati vaccini per proteggere contro alcuni dei virus e batteri che causano la diarrea più comune, come il rotavirus e il colera. Questi vaccini potrebbero aiutare a ridurre significativamente il numero di casi di diarrea in tutto il mondo. 

Farmaci antidiarroici: vengono sviluppati nuovi farmaci per trattare i sintomi della diarrea, come la rimozione dell’acqua e degli elettroliti dalle feci. Questi farmaci possono aiutare a ridurre la durata della diarrea e prevenire la disidratazione. 

Probiotici: i probiotici sono batteri vivi che vengono assunti per migliorare la salute dell’intestino. Alcuni studi hanno dimostrato che i probiotici possono essere efficaci nel trattamento di alcuni tipi di diarrea, come quella ad eziologia antibiotica e quella cosiddetta del viaggiatore. 

Oltre a queste aree di ricerca, gli scienziati stanno anche studiando nuovi modi per utilizzare la dieta e lo stile di vita per prevenire e trattare questa patologia. Ad esempio, è stato dimostrato che una dieta ricca di fibre e liquidi aiuta a prevenire la diarrea, mentre l’esercizio fisico regolare può aiutare a ridurre il rischio di sviluppare la malattia. 

I ricercatori hanno condotto una meta-analisi di studi clinici randomizzati controllati (RCT) per valutare l’effetto dell’integrazione di fibre sulla diarrea. Hanno scoperto che l’integrazione di fibre ha ridotto l’incidenza di diarrea del 36%. Tuttavia, solo due tipi di fibre, fibre solubili/insolubili miste e gomma guar parzialmente idrolizzata (PHGG), sono state significativamente efficaci.

Gli autori concludono che l’integrazione di fibre può aiutare a ridurre la diarrea nei pazienti ospedalizzati che ricevono nutrizione enterale, ma che sono necessarie ulteriori ricerche per determinare il miglior tipo di fibra da utilizzare. 

(Cfr. The effect of fiber supplementation on the prevention of diarrhea in hospitalized patients receiving enteral nutrition: A meta-analysis of randomized controlled trials with the GRADE assessment.)  

Conclusione 

La diarrea è un problema comune che può essere facilmente trattato nella maggior parte dei casi. Tuttavia, è importante consultare un medico se il fenomeno è grave o persistente, se è accompagnato da febbre alta o sangue nelle feci, o se si presenta in persone con un sistema immunitario compromesso. 

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