La celiachia è un disturbo genetico che colpisce sia adulti che bambini, e che può manifestarsi in qualsiasi momento della vita, dalla prima infanzia fino all’età adulta avanzata. Malgrado qualcuno pensi sia un fenomeno limitato, in realtà colpisce una persona su 150, rendendola più comune di quanto si creda.
Tuttavia, la sua diagnosi rimane sfuggente: al momento, il 95% delle persone affette non è diagnosticato o riceve diagnosi errate, il che implica per molti affrontare anni di lotta prima di ottenere il giusto riconoscimento della malattia.
Cos’è la celiachia?
La celiachia è una patologia autoimmune caratterizzata dall’incapacità di digerire il glutine, una proteina presente nei cereali. Questa disfunzione provoca la distruzione delle villosità intestinali, i siti cruciali per l’assorbimento dei nutrienti, portando alla malnutrizione. Il corpo produce anticorpi contro il glutine, ma invece di attaccare agenti patogeni esterni, questi anticorpi prendono di mira l’intestino, causando danni significativi.
Otto curiosità sulla celiachia
- La celiachia è un’intolleranza permanente: l’infiammazione intestinale è causata dal consumo di alimenti contenenti glutine.
- In Italia, ne sono affette tra le 400 e le 600 mila persone.
- Eliminare il glutine non porta necessariamente alla perdita di peso; quindi, se non si è intolleranti è preferibile evitare i prodotti senza glutine.
- La celiachia colpisce più spesso le donne rispetto agli uomini.
- I principali cereali privi di glutine includono miglio, amaranto, quinoa, riso e grano saraceno.
- Alcuni prodotti senza glutine possono essere più calorici poiché spesso devono contenere additivi addensanti o emulsionanti.
- La celiachia è riconosciuta come una malattia in Italia.
- Secondo la relazione annuale del Ministero della Salute, la popolazione europea sembra essere quella più colpita dalla celiachia.
- Attualmente, la terapia più adatta per la celiachia è una dieta esente da glutine.
Segni e sintomi
I sintomi della malattia celiaca possono variare da persona a persona e includono diarrea o stitichezza, dolore addominale, perdita di peso, affaticamento, debolezza, irritabilità, sensazione di gonfiore e altri disturbi gastrointestinali.
La diagnosi viene effettuata mediante un esame del sangue che rileva la presenza di questi anticorpi anti-glutine, ma una biopsia intestinale è necessaria prima e dopo l’inizio di una dieta priva di glutine per confermare il sospetto.
Complicazioni e trattamento
La celiachia è una condizione complessa che, se non trattata, può portare a gravi complicazioni, tra cui malattie autoimmuni, osteoporosi, disturbi neurologici e persino alcuni tipi di cancro. Fortunatamente, pur non essendoci cure adeguate, può essere gestita efficacemente attraverso una dieta rigorosamente priva di glutine.
Questo implica l’eliminazione totale di prodotti contenenti frumento, segale, orzo, avena e molti altri cereali. Sebbene possa sembrare restrittiva, questa dieta offre la possibilità di una vita sana e normale, consentendo all’intestino di guarire.
La via della guarigione
La guarigione attraverso una dieta priva di glutine è un processo lento: i bambini mostrano miglioramenti entro 3-6 mesi, mentre gli adulti potrebbero richiedere dai 2 ai 3 anni per recuperare completamente. Fortunatamente, ci sono numerose risorse disponibili per supportare questa dieta, tra cui libri di cucina specializzati, gruppi di supporto per la malattia celiaca e prodotti alimentari appositamente processati.
Conclusioni
La malattia celiaca può rappresentare una sfida significativa nella vita di chi ne è affetto, ma con una diagnosi precoce e l’adozione di una dieta priva di glutine, è possibile gestirla con successo. È importante educarsi sulla malattia, sperimentare con nuove abitudini alimentari e trovare supporto nella comunità per affrontare questa condizione in modo efficace. Anche se il cammino verso la guarigione può essere lungo e tortuoso, è possibile vivere una vita piena e soddisfacente, anche con la malattia celiaca.