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Cancro e informazione. Stop al fai da te

Si sente parlare di persone che si sono affidate a cure naturali, a rimedi erboristici, al potere antinfiammatorio dell’argilla…

Ora, se il problema riscontrato è di poco conto, poco male. Ma per quanto riguarda il tumore?

Un thread di Massimo Fantini (Director of Research and Development with a strong background in Cancer Immunotherapy, Immunology and Cancer Research), ha attirato la nostra attenzione.

Nel suo tweet articolato, Fantini pone l’attenzione sul fatto che alcune persone credono ancora che l’insorgenza del cancro sia dovuta alla sfortuna e pensano che le cure “fai da te”, senza attendere il normale percorso diagnostico (biopsia), siano la strada più veloce per curare il cancro.

Fantini lei crede sia in atto una possibile regressione ‘superstiziosa’ in merito al grande tema del Cancro? Come se la malattia fosse causata dalla sfortuna?

«Ci tengo a chiarire alcune cose:

  1. L’insorgenza del tumore NON È UNA QUESTIONE DI SFORTUNA: pensare ancora che insorgenza delle malattie sia causata dalla sfortuna denota un degrado culturale molto preoccupante. L’insorgenza del tumore ha dei meccanismi biologici ben precisi ed è influenzata anche dall’esposizione ad agenti cancerogeni, come alcol, fumo, cibi ultra-processati, raggi UV, agenti chimici etc. Per questo serve una corretta informazione su questo tema, proprio per far capire alle persone i meccanismi che portano all’insorgenza del cancro.
  • Siamo entrati nell’era dell’ONCOLOGIA DI PRECISIONE: è vero che fare una biopsia per completare il percorso diagnostico spesso ritarda i tempi della terapia, ma fare la biopsia, se possibile, è cruciale per studiare nel dettaglio le caratteristiche del tumore di quella specifica persona e scegliere la terapia più adatta ed efficace. Deve essere ben chiaro a tutti che una terapia X può essere altamente efficace su Tizio ma inefficace su Caio, il quale beneficerà di una terapia Y.

Quindi è meglio aspettare l’esito della biopsia piuttosto che iniziare terapie random che poi non si rivelano efficaci per quel singolo caso.

Bisogna affidarsi e ascoltare sempre il parere degli specialisti, mai pretendere di scegliere terapie basate su “convinzioni popolari”.

  • La pandemia ha fatto esplodere il pericoloso fenomeno della “terapia fai da te” e del “fatti dare qualcosa subito”. Quello che mi terrorizza è la ferma convinzione da parte di alcuni che bisogna avere la sensazione di aver fatto qualcosa, anche se non serve a nulla. Stiamo entrando in una pericolosa spirale di “ansia da trattamento”, che spesso si traduce in pericolosi trattamenti fai da te o in sempre più feroci discussioni con medici e farmacisti perché non vogliono prescrivere o vendere i farmaci che la singola persona vorrebbe».

Informare, informare, informare

«La ricerca può anche fare mille scoperte ma senza un’adeguata informazione sui percorsi diagnostici e terapeutici oggi a disposizione, per esempio sul cancro, si rischia un corto circuito.

In questo momento una corretta informazione è quasi più importante delle scoperte stesse.

Riportare le persone verso di essa e verso la conoscenza delle terapie disponibili è un passo fondamentale per evitare crociate inutili o diffidenza verso le nuove scoperte».

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