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Vino: in etichetta nessun riferimento al cancro

Intervista a Gianni Testino - Presidente del Consiglio Direttivo Nazionale Società Italiana Alcologia

  • Il Parlamento europeo boccia i riferimenti al cancro sulle etichette del vino: “Il consumo moderato non è nocivo”. 
  • Cosa pensa la scienza? 

Il fronte guidato da Italia e Francia, grandi produttori di vino, ottiene la revisione della contestata formulazione che avrebbe pesantemente penalizzato i produttori.  

Il Parlamento europeo sentenzia: “C’è differenza tra consumo nocivo e moderato di bevande alcoliche. E non è il consumo in sé a costituire fattore di rischio per il cancro”. 

Il Parlamento europeo salva quasi diecimila anni di storia del vino le cui prime tracce nel mondo sono state individuate nel Caucaso. Mentre in Italia si hanno riscontri in Sicilia già a partire dal 4100 a.C.“.

Sono le parole del presidente della Coldiretti Ettore Prandini. Che ringrazia per il lavoro di squadra i parlamentari italiani, per la difesa di un settore che vale 12 miliardi di fatturato dei quali 7,1 miliardi di export. Settore che offre direttamente o indirettamente occupazione a 1,3 milioni di persone secondo l’analisi della Coldiretti. 

“Respinto il tentativo di demonizzare il consumo di vino e birra attraverso allarmi salutistici in etichetta già adottati per le sigarette, l’aumento della tassazione e l’esclusione dalle politiche promozionali dell’Unione Europea, nell’ambito del Cancer plan proposto dalla Commissione Europea come richiesto", prosegue Prandini, "insieme al consigliere delegato di Filiera Italia Luigi Scordamaglia, nella lettera scritta al commissario europeo per gli affari economici Paolo Gentiloni, al commissario all’agricoltura Janusz Wojciechowski, al ministro dell’agricoltura Stefano Patuanelli, agli europarlamentari italiani". 

“Il giusto impegno dell’Unione europea per tutelare la salute dei cittadini non può tradursi – sottolinea la Coldiretti – “in decisioni semplicistiche che rischiano di criminalizzare ingiustamente singoli prodotti indipendentemente dalle quantità consumate.

L’equilibrio nutrizionale va ricercato tra i diversi cibi consumati nella dieta giornaliera e non certo condannando lo specifico prodotto. Si tratta, peraltro, di un orientamento incoerente con il sostegno accordato dal provvedimento alla Dieta Mediterranea, considerata un modello alimentare sano e benefico per la prevenzione di molte malattie, tra cui il cancro, ma che si fonda anche sul consumo equilibrato di tutti gli alimenti”

Questa è una campana.

Vita&Salute WEB ha voluto ascoltare anche l’altra: il Dott. Gianni Testino, Presidente Consiglio Direttivo Nazionale Società Italiana Alcologia, che ci spiega la correlazione tra vino e cancro.

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