La capacità industriale di riciclaggio non è stata in grado, fino a qui, di gestire il volume di pannelli esausti da smaltire.
Quando esauriscono il loro servizio, dopo una quindicina d’anni, quasi tutti, vengono buttati in discarica come spazzatura ingombrante. Per chi vuole produrre energia pulita e sganciarsi dalla stretta logica inquinante, non è proprio il massimo.
Un’azienda texana sviluppa un progetto ambizioso
L’innovazione procede, per fortuna, ed è ora possibile pensare a uno smaltimento intelligente.
A Odessa, in Texas, la startup Solarcycle si è resa conto dell’inesistenza di un processo di riciclaggio su scala industriale per le attrezzature destinate alla cattura dell’energia solare.
«Siamo giunti alla conclusione che dovevamo svilupparne uno!»
Ha dichiarato convintamente Suvi Sharma Co-fondatore di Solarcycle.
Per rendere su vasta scala questo progetto è stato necessario trovare finanziatori disposti ad investire per prevedere di riciclare 1 milione di pannelli solari all’anno entro la fine del 2023 e per crescere esponenzialmente nel 2024.
Se il progetto dovesse funzionare si potrebbero raggiungere in breve tempo diversi obiettivi:
- Limitare l’onere ecologico dei rifiuti in discarica prodotti da energia ” pulita”;
- Ridurre le emissioni di carbonio necessarie per realizzare nuovi pannelli solari;
- Ampliare la fornitura di elementi per la produzione solare domestica;
- Creare nuovi posti di lavoro e siti industriali a servizio.
Non c’è dubbio: solo nella luce non c’è ombra alcuna.
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