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Gran Paradiso di nome e di fatto

Tutti invitati al compleanno del parco che compie cent’anni insegnando vita. Intervista alla Dottoressa Cristina Del Corso, Funzionario Tecnico Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Ci vogliono polmoni giganti per soffiare 100 candeline.

Il 3 dicembre 2022 il Parco Nazionale Gran Paradiso diventa centenario.

La sua lunga storia è strettamente legata alla protezione dello stambecco. Già nel 1856 il re Vittorio Emanuele II aveva dichiarato Riserva Reale di Caccia queste montagne. Salvando così dall’estinzione lo stambecco che in quegli anni aveva ridotto la sua popolazione a livelli allarmanti.

Aveva istituito un corpo di guardie specializzate e fatto costruire sentieri e mulattiere. Ancora oggi costituiscono la migliore ossatura viaria per la protezione della fauna da parte dei guardaparco e formano il nucleo dei sentieri escursionistici.

Nel 1919 il re Vittorio Emanuele III dichiarò di voler regalare allo Stato italiano i 2100 ettari della riserva di caccia, purché vi creasse un parco nazionale. Il 3 dicembre 1922 il Parco venne costituito. Il primo parco nazionale italiano. L’area protetta fu gestita fino al 1934 da una commissione dotata di autonomia amministrativa.

Protetti dai confini aperti del Parco gli stambecchi aumentarono considerevolmente di numero Ripristinarono anche 340 chilometri di mulattiere reali. Negli stessi anni però si realizzarono le grandi opere idroelettriche in Valle Orco.

Negli anni successivi, l’area protetta fu gestita direttamente del Ministero dell’agricoltura e foreste. Da qui iniziarono anni bui: guardie locali licenziate, manovre militari all’interno del parco, lo scoppio della Seconda Guerra Mondiale. La popolazione di stambecchi arrivò a soli 416 capi nel 1945.

La tenacia e l’impegno del Commissario Straordinario Renzo Videsott risollevarono le sorti del parco. Lo stambecco si salvò dall’estinzione. L’area protetta, infatti, grazie al decreto De Nicola, venne definitivamente affidata alla gestione di un ente autonomo il 5 agosto 1947.

Negli anni Sessanta e settanta del novecento iniziarono conflitti e incomprensioni tra il parco e le popolazioni locali, che si ritenevano eccessivamente vincolate dall’area protetta. Poi, più recentemente, si è iniziato a capire che il parco poteva essere anche un’occasione di rilancio e di sviluppo per l’economia delle vallate. Oggi, enti locali e parco collaborano a stretto contatto per numerosi progetti.

Il Gran Paradiso ha avviato una stretta e proficua collaborazione con il vicino parco francese della Vanoise. L’obiettivo è costruire una grande area protetta europea.

Cento anni. Il Gran Paradiso è un simbolo chiaro del rapporto tra uomo e natura e di quanto questa relazione debba essere necessariamente simbiotica per essere preservata.

La visita al parco è un’esperienza che trasmette al visitatore l’importanza di adottare piani e comportamenti utili alla conservazione dell’ecosistema. Al parco si impara, si prende, si apprende e si dà.

Il parco non è solo una meta turistica da visitare con l’unico scopo di camminare al cospetto della sua meravigliosa natura. E uno presidio di tutela dell’ecosistema, utile a far comprendere la necessità di adottare azioni di tutela della natura e della biodiversità.

Nella clip un’intervista a Cristina Del Corso, Funzionario Tecnico Ente Parco Nazionale del Gran Paradiso.

Le celebrazioni del centenario del Parco saranno una chiamata al turismo attivo. L’area protetta ed i suoi visitatori, insieme, ambiscono ad esser un organismo unico che conosce, ama e protegge la natura.

Nei prossimi mesi il Parco Nazionale Gran Paradiso sarà protagonista di un ricco programma di eventi per celebrare una storia straordinaria ed affascinante. Una storia che racconta di uomini, animali e paesaggi di incredibile bellezza.

Il programma si aprirà con un evento ufficiale a Roma a fine aprile. E’ organizzato in collaborazione con il Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise, anche questo giunto alle 100 candeline.

l programma degli eventi partirà in estate e coinvolgerà 13 Comuni appartenenti al territorio del Parco. Faranno da cornice al racconto dei principali aspetti che vengono da sempre tutelati.

Ecco il calendario degli eventi

Giugno – agosto 2022

  • 17-19 giugno – Valsavaranche, l’unica valle i cui entrambi i versanti sono completamente compresi nel territorio protetto, si farà portavoce dell’importante riserva d’acqua che rappresentano i grandi ghiacciai.
    Per destare l’attenzione su questo tema le guide alpine e gli alpinisti si recheranno sulla cima del Gran Paradiso per piantare la bandiera ufficiale del Centenario dove resterà per tutta l’estate.
  • 2-3 luglio – Ronco Canavese racconterà il bosco quale luogo magico e habitat ideale di numerosi mammiferi, ed in particolare del lupo, la specie che maggiormente evoca l’immaginario legato alle aree boschive.
    A Ronco si parlerà dell’importanza ecologica di questo superpredatore e di come si estinse dalle Alpi per poi farvi ritorno con una lenta migrazione dai luoghi dell’Appennino in cui ha da sempre dopo aver trovato rifugio.
  • 6-10 luglio – Il comune di Noasca sarà il rappresentante delle praterie alpine. Luogo di elezione dei grandi ungulati, tra cui lo stambecco, il simbolo del Parco. Questo appuntamento sarà dedicato all’incontro con il personale di sorveglianza del Parco che racconterà delle relazioni tra animali selvatici e domestici che nelle praterie alpine coesistono.
  • 15 luglio – Tutta la storia del Parco sarà messa in mostra a Cogne con un’esibizione dedicata alle vicende che sono alle origini dell’area protetta. L’inaugurazione sarà il 15 giugno nella storica sede della Maison Daynè. Parteciperà alla festa durante il weekend il Giardino Botanico Alpino Paradisia, fiore all’occhiello del Parco per lo splendore delle sue coltivazioni alpine.
  • 16-17 luglio – Una festa che metterà in luce ogni aspetto inerente alla montagna, è quella che organizzerà Locana per celebrare ogni simbolo della cultura alpina. Con i suoi sapori, i prodotti e i lavori dell’Uomo. Ma anche con il tema dei ghiacciai e dei cambiamenti climatici.
  • 28 -31 luglio – Focus sulle civiltà alpine del passato e del presente è quello proposto ad Aymavilles. Coglierà l’opportunità del Centenario per l’inaugurazione del castello medievale che riapre dopo un lungo lavoro di recupero.
  • 31 luglio – A Campiglia Soana, frazione di Valprato si trova il centro visitatori del PNGP dedicato ai rapporti tra l’Uomo e le coltivazioni tipiche della montagna.
    Questo appuntamento sarà soprattutto incentrato sulle tante proprietà della canapa sativa. Un prodotto tradizionale della zona coltivato ad uso alimentare e per la produzione di filati. Questi utilizzati anche per le calzature tradizionali chiamate ‘scapin’, ancora oggi prodotte dalle sapienti mani delle donne di Ronco.
  • 6 agosto – Un approfondimento sul cambiamento climatico e gli studi sulla biodiversità effettuati dal Parco è quello offerto in un appuntamento a Rhêmes Notre Dames. Per scoprire come le abitudini e l’ecologia delle specie studiate diventino veri e propri indicatori climatici.
  • 12 agosto – L’acqua. Risorsa e simbolo della montagna al centro dell’evento di Ceresole Reale. Non solo gli invasi artificiali come il lago di Ceresole. Ma anche l’equilibrio degli ecosistemi dei laghi alpini, recuperato grazie alle ricerche e gli interventi del Parco.
  • 13 agosto – Ancora un incontro dedicato alle coltivazioni tipiche della montagna a Rhemes Saint George. Si parlerà di segale e delle vicende storiche legate al territorio inerenti questo cereale.
  • 14 agosto – Non poteva mancare, in questo lungo racconto che tocca le tradizioni e le usanze delle culture locali, un capitolo dedicato al vino.
    A Villeneuve si parlerà delle estreme condizioni di coltivazione dei vigneti di montagna che producono vini dalle caratteristiche inconfondibili.
  • 18-21 agosto – È nell’ascolto e grazie al silenzio che si entra in connessione con la natura. Ad Introd si parlerà di suoni naturali e di musica con un invito all’ascolto anche interiore.
  • 27 agosto – A Ribordone si riprenderà a parlare di acqua ed elementi naturali. Quali simbolo del piano spirituale e divino di molte culture e religioni.

Altri eventi

  • Molti altri appuntamenti sono previsti a completamento di questa lungo e ricco calendario. Tra questi vale la pena menzionare l’inaugurazione di Park To Park il 25/6. Evento itinerante organizzato in collaborazione con Federparchi che attraverserà tutte le aree protette nazionali.
  • Di rilevanza internazionale il Convegno Mondiale sugli ungulati, a cura dell’International Union for Nature Conservation. Un appuntamento quadriennale che quest’anno sarà ospitato proprio dal PNGP, sede di importanti attività di ricerca e conservazione di questi animali.
  • Il 3 dicembre 2022 al castello di Sarre si chiuderanno, infine, tutte le attività ospitando la commemorazione dei cento anni esatti della legge istitutiva.
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