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Dossier Albero
Albero dopo albero, non è solo la conta di un passeggero distratto che osserva dal treno.
È anche un dossier lungo 166 pagine che racconta “4 anni di progetti per riforestare l’Italia con Mosaico Verde”.
«Il dossier albero dopo albero è il nostro treno che ripercorre la strada compiuta fino a oggi. Il lavoro degli ultimi quattro anni, con tante fermate da nord a sud Italia. Questo ci ha permesso, attraverso interventi di forestazione e di tutela del patrimonio boschivo esistente di contribuire a ridare ossigeno al Paese e contrastare i cambiamenti climatici. Ma anche di restituire una parte del valore generato dalle attività produttive ai territori laddove ce n’è più bisogno.
Siamo convinti che, nell’epoca in cui viviamo, dove il sovrasfruttamento della natura da parte dell’umanità, crisi climatica, perdita di biodiversità e dissesto idrogeologico siano solo alcuni dei nemici da combattere, sia fondamentale che ciascuno faccia la propria parte. E noi di AzzeroCO2, attraverso la Campagna Mosaico Verde, diamo il nostro contributo piantando alberi e proteggendo il patrimonio naturale italiano.
Il dossier, quindi, come uno scrigno, custodisce tutti i nostri progetti che però non realizziamo da soli. Ma che vengono alla luce grazie al supporto delle aziende – che fanno propria la nostra mission – e all’impegno degli enti locali che mettono a disposizione aree che presentano “fragilità” ambientali e che quindi necessitano di interventi puntuali per donargli nuova linfa vitale».
Mosaico Verde
Cos’è Mosaico Verde? E da quanto tempo lavorate alle tessere di questo meraviglioso puzzle colorato?
«Mosaico Verde è una grande campagna nazionale di forestazione e tutela dei boschi che noi di AzzeroCO2 portiamo avanti insieme a Legambiente dal 2018. Un progetto con il quale facciamo incontrare le aziende che vogliono investire in misure di responsabilità sociale d’impresa, con Pubbliche amministrazioni ed Enti Parco che, non avendo risorse proprie sufficienti per incrementare le aree verdi o gestire in modo sostenibile quelle esistenti, ricevono supporto grazie alla campagna. Quello che quindi portiamo avanti è un lavoro sinergico tra pubblico e privato che sta dando ottimi risultati».
Dati, numeri, cifre
Quali i numeri che scivolano dal finestrino lungo 166 pagine?
«Possiamo dire con orgoglio che in questi quattro anni abbiamo messo a dimora oltre 311.000 alberi in Italia. Per i quali si stima l’assorbimento di più di 217.000 tonnellate di CO2, 286 gli ettari riqualificati in 130 aree gestite da Comuni ed Enti Parco di 16 regioni italiane.
I risultati raggiunti li abbiamo presentati nel corso dell’evento “Nuovi boschi urbani e tutela delle foreste: la ricetta di Mosaico Verde per rendere più verde l’Italia”, che si è tenuto a Roma il 9 giugno. Nel quale abbiamo avuto il piacere di ospitare sia le aziende, che con noi stanno creando tassello dopo tassello questo Mosaico Verde, sia personalità Istituzionali che hanno voluto sottolineare l’importanza del lavoro fin qui svolto».
Abbiamo messo a dimora oltre 311.000 alberi in Italia, per i quali si stima l’assorbimento di più di 217.000 tonnellate di CO2, 286 gli ettari riqualificati in 130 aree gestite da Comuni ed Enti Parco di 16 regioni italiane.
Quanto realizzato è frutto di un grande lavoro reso possibile grazie alle 36 aziende che ad oggi hanno creduto nel progetto e hanno deciso di investire risorse per rendere il nostro Paese più verde. E ai 127 Comuni e Enti parco che hanno aderito (30 quelli in corso di adesione), i quali hanno messo a disposizione aree che necessitavano di interventi di rigenerazione o tutela ambientale.
Tutto questo ora ci sprona a fare ancora di più al fine di tutelare il patrimonio naturale e migliorare il benessere delle comunità locali. Quindi, il nostro viaggio continua costellato di nuove tappe che ci porteranno lungo tutto lo stivale».
Resilienza
Resilienza e bene comune…?
«Salvaguardare le foreste, adottare interventi di gestione forestale responsabile e sostenibile vuol dire aumentare la stabilità ecologica e la resilienza dei territori. I quali divengono strumento per combattere i cambiamenti climatici e casa per la biodiversità della flora e della fauna, ma non solo. Tutto ciò deve avvenire attraverso forme di progettazione ma anche di esecuzione che coinvolgano le comunità locali.
Perché la governance delle foreste deve riguardare attivamente le amministrazioni locali ma anche i cittadini e quanti altri siano portatori di interesse nel territorio nel quale si interviene come spesso accade con le aziende che operano in loco e che aderiscono al progetto Mosaico Verde con l’intento di essere parte della comunità, contribuendo a rendere le aree più fruibili e più verdi riportandole ad una funzione di bene comune».
Bene comune
Chi collabora con voi per il bene comune?
«Come ho avuto modo di sottolineare, la nostra “casa” comune si fonda su due pilastri fondamentali: le aziende e gli enti pubblici. Senza di loro tutto questo non sarebbe possibile.
La Campagna Mosaico Verde ha quindi dimostrato che l’unione tra pubblico e privato funziona e che insieme si possono portare benefici ai territori non solo in termini ambientali ma anche sociali.
Ad esempio, a Viterbo abbiamo collaborato nella realizzazione del “Giardino della Solidarietà”, un progetto volto alla riqualificazione di un’area presso il Tribunale della città che ha visto il coinvolgimento dei detenuti della casa circondariale viterbese.
Il nostro lavoro ci ha poi portati anche a Milano, presso Casa Chiaravalle, la più grande area in Lombardia requisita alla criminalità organizzata per riqualificarne una parte e restituirla finalmente risanata alla collettività.
Si tratta di esempi che mostrano come i progetti di sostenibilità possono incontrare quelli civici e sociali, a riprova che la loro ricchezza va oltre gli aspetti ambientali. È possibile approfondire tutti i progetti realizzati su www.mosaicoverde.it».
Scopri i progetti di AzzeroCO2 per la Conversione ecologica delle aziende
LIFE
Riuscireste a tradurre in poche parole questa sigla vitale: LIFE?
«La Vita per noi sono gli alberi, la più importante tecnologia che la natura ci ha messo a disposizione per assorbire le emissioni inquinanti. Un meccanismo perfetto che ci dona ossigeno: cosa può esserci di più vitale di questo?
LIFE però ora per noi significa anche LIFE TERRA, un progetto europeo che sosteniamo tramite la Campagna Mosaico Verde. Un’iniziativa che coinvolge 15 organizzazioni in 8 diversi paesi europei e che ha l’ambizioso obiettivo di piantare 500 milioni di alberi in tutta Europa entro la fine del 2025, 9 milioni in Italia, e di cui Legambiente è l’unico partner italiano. Gli alberi che vengono messi a dimora con la nostra Campagna rientrano in questo computo, un contributo rilevante per migliorare e incrementale il capitale naturale europeo».
Piantiamola
È sufficiente piantumare? Se il bosco viene ripristinato ma non viene curato, non si rischia così di spendere in fumo energie e speranze?
«Ogni nostro intervento viene progettato tenendo conto delle peculiarità territoriali. Per rispondere alle esigenze dell’area e per consentire alle piante di crescere e raggiungere la propria autonomia. È forse questa la parte più importante del nostro lavoro, che non consiste solo nel piantare alberi ma nel far sì che crescano e adempiano allo scopo per il quale sono stati messi a dimora.
Per questo è importante monitorare gli interventi realizzati, irrigare e ripristinare le eventuali fallanze fisiologiche. In altre parole, avere cura del “seme” che stiamo piantando.
Nello specifico proprio nella prima fase di attecchimento, il momento più delicato per lo sviluppo della pianta, prevediamo sempre un piano di manutenzione integrativo rispetto a quello previsto dall’ente che gestisce l’area in modo tale che il progetto possa andare a buon fine».
Mosaico verde
Boschi, foreste e le aree urbane? Rientrano queste nel Mosaico Verde?
«I nostri interventi hanno come protagoniste sia aree urbane sia extraurbane. Dove c’è la possibilità di incrementare aree verdi e di rigenerare quelle esistenti noi siamo pronti ad agire. Diversi sono però gli obiettivi delle varie iniziative.
Nelle aree urbane andiamo infatti a privilegiare la creazione di boschetti antismog e di barriere fonoassorbenti per mitigare il rumore causato dal traffico veicolare. Poi la creazione di zone d’ombra per migliorare la fruibilità dell’area creando così luoghi di condivisione e socializzazione.
Nelle aree extra urbane e nei Parchi agiamo principalmente per ripristinare le coperture arboree, rigenerare ecosistemi andati perduti e per mettere in sicurezza le aree contro fenomeni di dissesto idrogeologico.
Inoltre, ogni nostro intervento è pensato come un incubatore di biodiversità. Lo dimostrano i numerosi progetti nei quali sono state messe a dimora piante mellifere per aiutare gli insetti impollinatori nel loro lavoro. Ma anche di piante pioniere che riescono a crescere anche nelle condizioni più difficili modificando il terreno e rendendolo poi più adatto all’insediamento di altre specie».
Impegno
Come posso, io, come cittadino, impegnarmi per inserire qualche piccola tessera nel Mosaico?
«Tutti siamo chiamati a fare la nostra parte per cambiare il mondo. Anche quello che potrebbe sembrare un piccolo gesto è in realtà molto importante per iniziare a fare la differenza. Ciascuno può quindi contribuire alla nostra mission di restituire valore naturale ai territori regalando un albero tramite la nostra piattaforma: https://www.regalareunalbero.it/.
In pochi, piccoli e semplici passaggi si può entrare a far parte di questo Mosaico Verde, che con l’aiuto di tutti stiamo pian piano costruendo.