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Biodiversità degli insetti minacciata

La parola è creativa e si imprime per immagini.

L’immagine è forte, rende moltissimo, più di mille parole.

Non a caso, nelle Scritture dei monoteismi si legge che Dio crea con la parola e crea a sua immagine.

Se si scrivessero studi approfonditi sulla minaccia alla diversità, in tutto il mondo, si attirerebbe solo qualche sguardo già sensibile. Ma davanti a una tabella del genere…

La biodiversità degli insetti è minacciata in tutto il mondo.

Francisco Sánchez-Bayo e Kris AG Wyckhuys hanno presentato nel 2019 questo studio nel quale presentano una revisione completa di 73 rapporti storici sul declino degli insetti in tutto il mondo.

Il paper rivela tassi di declino drammatici che potrebbero portare all’estinzione del 40% delle specie di insetti nel mondo nei prossimi decenni.

Negli ecosistemi terrestri, lepidotteri, imenotteri e scarabei stercorari (Coleoptera) sembrano essere i taxa più colpiti. Mentre quattro grandi taxa acquatici (Odonati, Plecotteri, Trichoptera ed Ephemeroptera) hanno già perso una parte considerevole di specie.

I gruppi di insetti interessati non includono solo specialisti che occupano particolari nicchie ecologiche, ma anche molte specie comuni. Contemporaneamente, l’abbondanza di un piccolo numero di specie è in aumento. Sono tutte adattabili e generaliste e occupano le nicchie vuote lasciate da quelle in declino. Tra gli insetti acquatici, i generalisti dell’habitat e della dieta e le specie tolleranti agli inquinanti stanno sostituendo le grandi perdite di biodiversità subite nelle acque all’interno di contesti agricoli e urbani.

I principali fattori trainanti del declino delle specie sembrano essere in ordine di importanza:

  1. perdita di habitat e conversione all’agricoltura intensiva e all’urbanizzazione;
  2. inquinamento, principalmente quello da pesticidi e fertilizzanti;
  3. fattori biologici, inclusi patogeni e specie introdotte;
  4. cambiamento climatico.

Quest’ultimo fattore è particolarmente importante nelle regioni tropicali, ma interessa solo una minoranza di specie nei climi più freddi e negli ambienti montuosi delle zone temperate.

Si fa urgente un ripensamento delle attuali pratiche agricole, in particolare una forte riduzione dell’uso di pesticidi e la sua sostituzione con pratiche più sostenibili e ecologiche, per rallentare o invertire le tendenze attuali, consentire il recupero delle popolazioni di insetti in declino e salvaguardare i servizi ecosistemici vitali che essi forniscono. Inoltre, tecnologie di bonifica efficaci dovrebbero essere applicate per pulire le acque inquinate sia negli ambienti agricoli che urbani.

Una tabella, una sola immagine.

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