Il binge drinking, ovvero il consumo di diversi bicchieri di alcolici in una sola serata, è un fenomeno sempre più diffuso in Italia, soprattutto tra i giovani maschi che vivono al Nord.
Secondo le prime rilevazioni del sistema di sorveglianza Passi:
- il 42% dei 18-34enni che fanno binge drinking consuma bevande fuori pasto,
- il 60% di coloro che hanno fatto un uso smodato di alcol negli ultimi 30 giorni concentra il consumo nel fine settimana.
Il binge drinking sembra essere un fenomeno prettamente giovanile e maschile, anche se una fetta di popolazione anziana ne è interessata.
Consumo in aumento
Il consumo di alcol tra i giovani è in costante aumento in tutto il mondo, compresa l’Italia, dove nel 2020 il 20,6% degli italiani tra gli 11 e i 25 anni e il 17,1% delle donne della stessa fascia d’età superavano il limite di un’unità alcolica al giorno.
Le donne sono particolarmente vulnerabili agli effetti dell’alcol a causa del loro diverso metabolismo.
La percentuale dei consumatori aumenta al raggiungimento dei 16-17 anni, con il 47% dei maschi e il 34,5% delle femmine che superano tale limite.
Ictus e alcol
Secondo uno studio condotto dall’Università di Seul e pubblicato sulla rivista Neurology, per prevenire l’ictus nei giovani adulti sarebbe sufficiente ridurre il consumo di alcol negli adolescenti.
I ricercatori dell’Università di Seul hanno selezionato un campione di 1 milione e mezzo di giovani dai 20 ai 30 anni; li hanno seguiti 6 anni per valutare il legame tra consumo di alcol e ictus.
I dati mostrano una forte correlazione tra l’abuso di alcol nei giovani adulti e un aumento dell’ictus emorragico o ischemico, indipendentemente da altri fattori di rischio.
Chi abusa per almeno 2 anni va incontro a un rischio aumentato del 20% rispetto a chi non beve. Per chi assume meno di 15 grammi il rischio aumenta del 19%. Nei soggetti che abusano per 3 anni il rischio sale al 22%.