La tecnologia semplifica la vita, negarlo sarebbe assurdo.
Ma può portare anche qualche problema inatteso, non calcolato o sottovalutato.
Da un punto di vista posturale, gli strumenti elettronici impongono posizioni non naturali che alla lunga possono determinare “soprese” non proprio piacevoli.
Avevate mai sentito parlare della “postura in avanti”?
È una condizione posturale nella quale si costringe il rachide cervicale a una sorta di disallineamento e sbilanciamento in avanti. Questa posizione assunta al lavoro e proseguita nel tempo libero, scrollando lo smartphone, per esempio, può causare dolore al collo e alla schiena.
La testa pesa
Il “collo dello scrittore”, spinge la fronte verso il basso, obbligando la tensione non naturale, se prolungata, dei muscoli relativi.
Si può rimediare?
Prevenire sarebbe ancora meglio, ma, certo, si può rimediare.
La testa pesa circa 8 kg e in asse con la spina dorsale e le vertebre cervicali ben inanellate, scarica il suo peso sulla colonna e sul bacino. Di riflesso, sugli arti inferiori fino ai piedi.
La posizione in avanti sbilancia tutto il delicato e performante sistema di ammortizzazione del peso.
Nel tempo il fastidio iniziale può divenire un problema e modificare la postura in reazione al dolore provocato dallo sforzo innaturale.
I muscoli della parte posteriore della cervicale (detti muscoli tonici, ovvero sempre attivi) tenderanno a irrigidirsi e sovraccaricarsi, ne risentiranno di conseguenza le vertebre cervicali che saranno soggette a compressioni e a usura. Alcuni segnali sono mal di testa e formicolio alle mani.
Che ci si creda o no, si rischia anche di perdere qualche centimetro di statura.
- Come allenare il collo a una postura corretta?
- Quali esercizi vanno ripetuti?
- Come razionalizzare la propria postura non corretta?
Scopriamolo nel tutorial di Matteo Bartoli, Personal Coach, Dottore in Scienze Motorie, Specialista in pilates e ginnastica correttiva.
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