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Disbiosi orale

Cos’è e come riconoscerla

Terzo contributo del Dr. Marco Paoli, Odontoiatra e Sedazionista dello Studio Paoli Dental Center di Venezia Mestre.

Disbiosi

La parodontite è una delle conseguenze che un organismo può soffrire quando si rompe un equilibrio, parliamo quindi di disbiosi orale. Cos’è la disbiosi?

Il termine disbiosi (dysbiosis) identifica un’alterazione della flora batterica fisiologica umana, nel nostro caso, orale: ma, simili alterazioni dell’equilibrio batterico possono verificarsi in qualunque distretto corporeo, per questo si può parlare di: disbiosi vaginale, cutanea, intestinale…

Cosa provoca la disbiosi?

A scatenarla è un vero e proprio squilibrio nella microflora dato da:

  • un cambiamento nella loro composizione funzionale
  • un cambiamento nella loro attività metabolica;
  • uno spostamento nella loro distribuzione locale.

La flora batterica è talmente soggettiva che potremmo associarla ad una “impronta digitale”. Essa varia in maniera sensibile da individuo a individuo, poiché la sua composizione è stabilita da numerosi fattori, alcuni dei quali modificabili e altri no.

  1. Il primo fattore è senz’altro il sistema immunitario stabilito geneticamente.
  2. Il secondo è la composizione della flora batterica vaginale della madre al momento del parto.
  3. Il terzo è la composizione della flora batterica cutanea sul seno della madre al momento dell’allattamento.
  4. Il quarto è lo stile di vita del soggetto (dieta, farmaci, animali domestici, attività all’aperto, sport ecc.) associato all’ambiente circostante.

Disbiosi e stile di vita

Sul tema si consiglia la lettura del contributo del DR. Riccardo Borgacci.

L’organismo complesso del quale siamo dotati va tenuto in equilibrio. Uno dei modi più diretti per “selezionare” le specie batteriche è senza dubbio l’alimentazione. In linea di massima, la flora batterica si dovrebbe nutrire prevalentemente di fibre, carboidrati non disponibili e carboidrati residui dalla digestione. Questi fattori, che accrescono il microbiota, prendono il nome di prebiotici.

I fattori alimentari che più diffusamente promuovono la disbiosi sono le diete monotematiche e con eccesso di:

  • alcolici;
  • cibi spazzatura (grassi qualitativamente discutibili, carichi glicemici eccessivi di carboidrati raffinati);
  • carne e soprattutto grassa e conservata;
  • formaggi e soprattutto grassi;
  • uova (oltre le quantità ragionevoli).

E carenza di:

  • frutta e ortaggi, con netta prevalenza di questi ultimi;
  • grassi insaturi (mono e polinsaturi).

Spesso, vengono chiamati in causa anche alcuni additivi alimentari e presunti “residui farmacologici” nei prodotti di ampio consumo.

Sono forse, però, la principale causa di disbiosi le terapie farmacologiche con:

  • antibiotici,
  • antiacidi,
  • inibitori della pompa protonica,
  • lassativi
  • ormoni.

Da non sottovalutare, comunque, anche il possibile contributo di cause neurogene (stress, depressione, ansietà ecc.), data la stretta e ben documentata connessione tra cervello ed intestino.

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