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Bellezza è anche salute! 

By ALEggiante 

La prima immagine che viene in mente a tutti, ovviamente molto riduttiva, quando si pensa alla bellezza, è quella fisica. In particolare, l’immagine di una donna bella e giovane, spesso così condizionata dagli stereotipi, che pensa di dover conservare quelle stesse sembianze per tutta la vita. E quando ciò non succede fa una grande fatica ad accettarsi. 

La bellezza è sinonimo di giovinezza? 

La bellezza dell’animo 

Non è bello soltanto ciò che percepiscono i sensi ma anche quello che l’anima riconosce come tale. Interessante il collegamento dell’idea di bello e quella di bene, suggerita dalla radice latina bellus (bello), diminutivo di una forma antica di bonus (buono), che rinvia alla concezione della bellezza anche come ordine, armonia e proporzione. 

A sostegno di questa ampia sfumatura penso alla Genesi, primo libro della Bibbia, che riporta la percezione di Dio davanti al creato. Nella Traduzione in Lingua Corrente troviamo scritto “E Dio vide che tutto quel che aveva fatto era davvero molto bello” (Genesi 1:31). 

La bellezza, quindi, non è qualcosa di effimero, inutile, negativo… tutto dipende da chi e come la percepisce e dall’uso che ne fa… allora la bellezza è armonia. 

Nella mia esperienza personale, spesso la bellezza ha suscitato meraviglia, sono rimasta senza parole davanti a qualcosa o qualcuno che evocava questa armonia e mi sono sempre sentita pervadere da una sensazione di benessere.  

Ammirando la bellezza in tutte le sue forme si fa una provvista di positività, che poi si può spalmare nel tempo per arginare o affrontare realtà meno “brillanti” … allora la bellezza è cura. 

La bellezza della natura: cura 

Alcuni anni fa venne realizzato un esperimento: 

«Sono stati esaminati i dati sul recupero dopo colecistectomia di pazienti in un ospedale suburbano della Pennsylvania tra il 1972 e il 1981 per determinare se l’assegnazione a una stanza con una finestra con vista su un ambiente naturale potesse avere influenze riparatrici. 23 pazienti chirurgici assegnati a stanze con finestre che si affacciano su una scena naturale hanno avuto degenze ospedaliere postoperatorie più brevi, hanno ricevuto meno commenti di valutazione negativi nelle note degli infermieri e hanno assunto meno analgesici potenti rispetto a 23 pazienti abbinati in stanze simili con finestre che si affacciano su un edificio con parete di mattoni» (https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/6143402/). 

Una ricerca olandese, condotta su quasi 350.000 persone, ha dimostrato che vivere a meno di un chilometro da un’area verde è protettivo per molte malattie: da quelle cardiovascolari alle respiratorie, dal mal di testa ai disordini dell’apparato digestivo, fino ai dolori muscolari e, soprattutto, all’ansia e alla depressione . 

L’arte cura 

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha divulgato un rapporto di alcuni ricercatori che, analizzando migliaia di studi scientifici effettuati negli ultimi decenni, sono arrivati a una conclusione certa: che si tratti di danza, pittura, teatro o letteratura, l’arte può giocare un ruolo fondamentale per difendere la nostra salute .  

E le applicazioni sono tantissime: dal supporto a persone con malattie psichiatriche, ai ricoverati in ospedale per malattie acute, ai pazienti oncologici, alle cure palliative e al fine vita. La musica, ad esempio, si è rivelata più efficace degli ansiolitici nel ridurre il battito cardiaco e la pressione sanguigna prima di un intervento chirurgico.

O ancora, nella riabilitazione di pazienti colpiti da un ictus l’ascolto della musica favorisce lo sviluppo di nuove connessioni neurali e migliora la plasticità cerebrale, velocizzando così il recupero di capacità linguistiche e motorie, e riducendo ansia e depressione. 

Dettagli 

Ovviamente non sempre è possibile confrontarsi con la mega bellezza nelle sue varie forme ma si può godere delle piccole cose che ci circondano, che ci fanno sorridere quando le guardiamo… Si tratta di tutti quei particolari, quelle piccolezze che possono sembrare banali ma in realtà ci coinvolgono e ognuno è selettivo e sensibile in modo diverso.

Un fiore, un’immagine significativa, un ricordo, una collezione… possono trovare spazio nella vita di ognuno e arricchirla perché spesso i dettagli riescono a fare la differenza. 

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