«Spett.le Redazione di VeS WEB,
mi chiamo Annamaria, ho 45 anni e sono sposata con Giovanni, 47 anni. Siamo genitori di due bambini di 10 e 12 anni.
Giovanni è un uomo sportivo e attivo, ma da quando, due anni fa, ha avuto un incidente stradale, la sua vita è cambiata radicalmente. L’incidente ha causato la frattura di una gamba che ha dovuto subire un intervento chirurgico per la ricostruzione.
Il dolore, però, non è mai passato. Ha provato di tutto per ridurlo: antidolorifici, fisioterapia, agopuntura. Niente sembra funzionare. La situazione è molto difficile per entrambi.
Giovanni non riesce più a svolgere le normali attività quotidiane, come camminare, lavorare e giocare con i bambini. Io sono preoccupata per lui e per la nostra famiglia.
Vorrei chiedere informazioni sull’attuale stato delle ricerche sulle MSC per il trattamento delle sindromi dolorose localizzate, delle quali ho sento parlare.
In particolare, vorrei sapere:
- Quali sono i risultati più recenti di questi studi?
- Sono disponibili studi clinici che confermano l’efficacia delle MSC in questo ambito?
- In caso affermativo, dove è possibile trovare maggiori informazioni su questi studi?
- Grazie per la vostra attenzione e per il vostro tempo.
Cordiali saluti, Annamaria»
Le sindromi dolorose localizzate sono condizioni mediche che causano dolore in una specifica area del corpo. Possono essere causate da diversi fattori, tra cui interventi chirurgici, ustioni o incidenti.
L’innesto di grasso è una procedura che consiste nel prelevare tale sostanza da una parte del corpo e innestarlo in un’altra area. Questa procedura può migliorare la consistenza e l’elasticità dei tessuti, ma meno frequentemente determina una riduzione del dolore.
Studio
Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica Pain da Rezzonico Jost e colleghi ha dimostrato che la presenza di cellule staminali mesenchimali derivate dal tessuto adiposo (MSC CD304+), è altamente correlata al miglioramento delle sindromi dolorose localizzate.
Che cosa sono le cellule staminali mesenchimali?
Le cellule staminali mesenchimali (MSC) si trovano nel tessuto adiposo, cioè nel grasso. Hanno la capacità di trasformarsi in diversi tipi di cellule: muscolari, nervose e del tessuto connettivo.
Come funziona l’innesto di grasso?
L’innesto di grasso viene eseguito in anestesia locale. Il medico lo preleva da una parte del corpo, come l’addome o i fianchi, utilizzando una cannula. Il grasso viene poi innestato nell’area danneggiata.
Che cosa ha scoperto lo studio di Rezzonico Jost e colleghi?
Rezzonico Jost e colleghi hanno studiato l’effetto dell’innesto di grasso sulle sindromi dolorose localizzate. Hanno scoperto che la presenza di MSC CD304+ nel grasso innestato è altamente correlata al miglioramento del dolore.
In particolare, i ricercatori hanno scoperto che le MSC CD304+ sono presenti in quantità maggiore nel grasso innestato nei pazienti che hanno sperimentato un sollievo dal dolore rispetto ai pazienti che non hanno riscontrato alcun miglioramento.
Perché le MSC aiutano a ridurre il dolore?
I ricercatori non sono ancora sicuri del meccanismo d’azione delle MSC nel ridurre il dolore. Tuttavia, pensano che queste cellule possano svolgere diversi ruoli, tra cui:
- Promuovere la riparazione dei tessuti danneggiati
- Ridurre l’infiammazione
- Promuovere la produzione di sostanze che bloccano il dolore
- Possibili applicazioni future
I risultati di questo studio suggeriscono che le MSC potrebbero essere un nuovo trattamento per le sindromi dolorose localizzate. Ulteriori studi sono necessari per confermare questi risultati e per comprendere meglio il meccanismo d’azione delle MSC nel ridurre il dolore.
Se questi studi confermeranno i risultati attuali, le MSC potranno rappresentare una nuova e promettente terapia per le sindromi dolorose localizzate oltre che continuare a essere validi rimedi per trattare altre condizioni mediche, come le lesioni dei tessuti, l’artrite e le malattie cardiache.
Questa terapia potrebbe essere particolarmente utile per le persone che non rispondono ai trattamenti convenzionali, come gli antidolorifici e la fisioterapia.
