Il tè verde è una bevanda tradizionale apprezzata per i suoi numerosi benefici per la salute, ed è stato consumato per millenni in paesi come la Cina e il Giappone. Tra i molteplici usi attribuiti a questa bevanda, il più discusso riguarda il suo presunto potere nel favorire la perdita di peso.
- Ma fino a che punto possiamo fidarci di questa affermazione?
- Esistono prove scientifiche che confermano l’efficacia del tè verde come aiuto per dimagrire, o siamo di fronte a un mito costruito ad arte dal marketing e dai social media?
La risposta, come in molti casi, è complessa e richiede di esaminare a fondo ciò che la ricerca ha scoperto in merito.
Il tè verde contiene effettivamente diverse sostanze bioattive che potrebbero favorire il processo di perdita di peso. Tra queste, la caffeina e i polifenoli, come le catechine, svolgono un ruolo centrale. Tuttavia, la questione rimane aperta:
- Il consumo regolare di tè verde è davvero in grado di produrre effetti misurabili sulla perdita di peso?
- Oppure i suoi benefici, anche se reali, sono relativamente modesti e insufficienti per sostenere una significativa riduzione del peso corporeo?
Il Tè Verde come “Ozempic naturale”: un confronto azzardato?
In anni recenti, alcune fonti hanno soprannominato il tè verde come una sorta di “Ozempic naturale,” paragonandolo al noto farmaco a base di semaglutide utilizzato nel trattamento del diabete di tipo 2 e per la gestione del peso corporeo. Alcuni influencer sui social media, in particolare su piattaforme come TikTok, sostengono che il consumo regolare di tè verde, addirittura fino a cinque tazze al giorno, potrebbe produrre effetti simili a quelli di questo farmaco.
Per comprendere la validità di tale affermazione, è utile analizzare il meccanismo d’azione del semaglutide. Questo farmaco agisce stimolando i recettori dell’ormone GLP-1 (glucagon-like peptide 1), un ormone che regola la fame, la produzione di insulina, e rallenta il processo di svuotamento gastrico. L’effetto complessivo è quello di aumentare la sazietà e ridurre l’appetito, contribuendo a mantenere stabili i livelli di glucosio nel sangue e aiutando i pazienti diabetici o sovrappeso a perdere peso.
Farmaco | Ozempic (Semaglutide) |
Indicazioni | Diabete di tipo 2 (principale), gestione del peso (off-label o come Wegovy) |
Come Funziona | Stimola la produzione di insulina, riduce l’appetito e rallenta lo svuotamento gastrico |
Somministrazione | Iniezione sottocutanea, una volta a settimana |
Effetti Collaterali | Nausea, diarrea, ipoglicemia, possibile rischio di pancreatite e problemi tiroidei |
Benefici | Controllo glicemico, perdita di peso, protezione cardiovascolare |
Controindicazioni | Problemi alla tiroide, storia di pancreatite, ipersensibilità |
Ma il tè verde può davvero competere con un farmaco potente come l’Ozempic?
Sebbene alcuni studi sugli animali abbiano suggerito che l’estratto di tè verde possa stimolare il rilascio di GLP-1 e ridurre i livelli di glucosio nel sangue, i dati umani non sono altrettanto promettenti. Ad esempio, uno studio su 92 pazienti affetti da diabete di tipo 2 non ha rilevato alcuna differenza significativa nella produzione di GLP-1 tra chi consumava estratto di tè verde e chi assumeva un placebo. Gli esperti concordano sul fatto che eventuali effetti sul GLP-1 siano probabilmente limitati e di breve durata.
La Dottoressa Jyotsna Ghosh, specialista in medicina dell’obesità alla Johns Hopkins University, ha chiarito che la stimolazione del GLP-1 attraverso il cibo o le bevande è solitamente temporanea e insufficiente per produrre una perdita di peso sostanziale. In parole povere, anche se il tè verde può temporaneamente aumentare i livelli di GLP-1, non è in grado di replicare l’efficacia o la durata di azione di farmaci come l’Ozempic, che agisce su molteplici livelli per sopprimere l’appetito e favorire una gestione efficace del peso.
Caffeina e Polifenoli: gli ingredienti chiave
Uno dei motivi per cui il tè verde è spesso associato alla perdita di peso è la presenza di due principali componenti attivi: la caffeina e i polifenoli, in particolare le catechine. Queste sostanze sembrano lavorare in sinergia per accelerare il metabolismo e migliorare l’ossidazione dei grassi, ma è importante considerare che gli effetti variano significativamente tra individui.
La caffeina è un noto stimolante che può aumentare temporaneamente il metabolismo, incrementando il consumo calorico. Tuttavia, l’effetto della caffeina sulla perdita di peso è modesto e non universale: mentre alcune persone sperimentano un leggero aumento del metabolismo e dell’ossidazione dei grassi, altre potrebbero non notare alcun cambiamento significativo.
Le catechine, invece, sono composti bioattivi che agiscono come potenti antiossidanti. Numerosi studi hanno esaminato il loro potenziale nel ridurre l’assorbimento dei grassi e promuovere la combustione dei grassi stessi.
Uno studio del 2013, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition, ha evidenziato che il consumo regolare di catechine da tè verde potrebbe aumentare la capacità del corpo di bruciare grassi durante l’esercizio fisico. Tuttavia, i risultati non sono stati particolarmente impressionanti: la perdita di peso media osservata in questi studi è stata inferiore a un chilogrammo.
Va inoltre considerato che la maggior parte di questi studi ha utilizzato estratti di tè verde ad alte concentrazioni, e non la bevanda nella sua forma naturale.
Questo solleva un punto critico: la quantità di catechine presenti in una tazza standard di tè verde è sufficiente per produrre effetti tangibili sul metabolismo?
Molto probabilmente, la risposta è no.
Le dosi necessarie per influenzare il metabolismo in modo significativo sono decisamente più elevate di quelle che si possono ottenere bevendo regolarmente tè verde.
Studi clinici sul tè verde e perdita di peso: cosa dicono i dati?
Una revisione della Cochrane Library, che ha analizzato 15 studi clinici randomizzati, ha riscontrato che le persone obese o sovrappeso che assumevano estratti di tè verde tendevano a perdere una quantità di peso modesta, in media circa 1,3 chilogrammi in più rispetto a chi assumeva un placebo. Sebbene questa perdita di peso fosse statisticamente significativa, non era considerata clinicamente rilevante, poiché non era abbastanza grande da avere un impatto sostanziale sulla salute generale dei partecipanti.
Il grasso brucia-grasso: il ruolo del tessuto adiposo bruno
Un’altra teoria che ha guadagnato attenzione negli ultimi anni è che il tè verde possa attivare il tessuto adiposo bruno, noto anche come “grasso buono.” Questo tipo di tessuto adiposo è distinto dal tessuto adiposo bianco, che immagazzina calorie, poiché il tessuto adiposo bruno ha la capacità di bruciare calorie per produrre calore. Questo processo, chiamato termogenesi, rende il tessuto adiposo bruno particolarmente interessante per la perdita di peso.
Alcuni studi sugli animali e su modelli cellulari hanno suggerito che i polifenoli presenti nel tè verde potrebbero stimolare l’attività del tessuto adiposo bruno, favorendo così il consumo energetico. Tuttavia, il tessuto adiposo bruno è relativamente scarso negli esseri umani adulti, il che limita l’efficacia di questa strategia nel contesto della perdita di peso. Inoltre, la ricerca in questo campo è ancora agli inizi, e mancano prove definitive che il consumo di tè verde possa attivare il tessuto adiposo bruno in modo significativo o duraturo negli esseri umani.
Benefici per la salute del tè verde oltre la perdita di peso
Sebbene il tè verde non sia una soluzione miracolosa per la perdita di peso, i suoi benefici per la salute non si limitano al controllo del peso corporeo. Infatti è apprezzato per le sue proprietà antiossidanti, antinfiammatorie e cardioprotettive.
Le catechine presenti nel tè verde sono state studiate per i loro effetti nel ridurre il rischio di malattie cardiovascolari, abbassare i livelli di colesterolo LDL (il cosiddetto colesterolo cattivo) e migliorare la salute delle arterie. Inoltre, alcuni studi hanno suggerito che il consumo regolare di tè verde possa ridurre il rischio di ictus e infarto.
Un altro vantaggio associato al tè verde è il suo potenziale nel ridurre il rischio di alcuni tipi di cancro. Le catechine, in particolare l’epigallocatechina gallato (EGCG), hanno dimostrato di avere effetti antitumorali in studi di laboratorio. Tuttavia, gli studi epidemiologici sugli esseri umani non sono ancora abbastanza robusti per confermare un legame diretto tra il consumo di tè verde e la prevenzione del cancro.
Il tè verde potrebbe anche avere benefici per la salute cerebrale, grazie alle sue proprietà neuroprotettive. Alcune ricerche hanno suggerito che il consumo regolare di tè verde possa migliorare la funzione cognitiva e ridurre il rischio di malattie neurodegenerative come l’Alzheimer e il Parkinson.
Nel dubbio, lo si beva solo perché è buono!